Il film s'intitolerà Le avventure di Tintin, il Segreto dell'Unicorno, ma è solo l'inizio di una trilogia: una grossa scommessa, per un personaggio dei fumetti che negli Stati Uniti è poco conosciuto. Eppure Steven Spielberg e Peter Jackson ci credono, e l'impresa procede.

Un aspetto su cui sembra esserci un voluto black out di informazioni è la nuova tecnologia di motion capture creata dalla Weta, la casa neozelandese (di Peter Jackson) che produce gli effetti speciali: "Dovrete vedere per capire: non si può riuscire a descriverla" ha dichiarato il portavoce di Spielberg. La produttrice Kathleen Kennedy conferma: questa tecnologia, difficile da descrivere a parole, lascia a bocca aperta lo spettatore che la vede all'opera per la prima volta. Ma i giornalisti non sono stati ammessi sul set dove venivano effettuate le riprese per la motion capture.

La Kennedy e Spielberg hanno cominciato a interessarsi a questo progetto molti anni fa. Erano gli anni '80 quando i commentatori dei Predatori dell'Arca Perduta insistevano nel riscontrare la somiglianza tra questo film di successo e le avventure esotiche di Tintin, l'eterno teenager della bande dessiné franco-belga.

Fino a pochi anni fa però non esisteva la tecnologia per realizzare ciò che Spielberg aveva in mente: le possibilità si sono aperte di recente, e Peter Jackson con la trilogia del Signore degli Anelli si è dimostrato un maestro in questo settore.

Steven Spielberg figurerà come regista del film, dopo aver diretto circa un mese di riprese; Peter Jackson tuttavia dovrà lavorare per più di un anno per costruire tutto il mondo attorno ai personaggi. Questa divisione dei compiti può sembrare ingenerosa nei confronti di Jackson, che però, probabilmente, dirigerà il secondo film della serie. Per le pellicole successive sembra che in questo momento non esista nemmeno una sceneggiatura e le case produttrici Paramount e Sony non hanno stanziato ancora i fondi, dopo aver sborsato 120 milioni di dollari per il primo film. La Paramount, che dovrà curare la distribuzione nei paesi di lingua inglese e in Asia, avrà il difficile compito di far conoscere Tintin là dove non è già un personaggio affermato. La Sony invece curerà la distribuzione in territori dove la popolarità di Tintin è affermata: in particolare, i paesi europei non di lingua inglese.

Jackson avrebbe influenzato il casting, imbarcando nell'impresa Andy Serkis (che aveva interpretato Gollum nel Signore degli Anelli) e Jamie Bell (già visto nel remake di King Kong). Questo però lascia Daniel Craig (Quantum of Solace) come unica stella già ampiamente conosciuta del film.

La sfida sembra difficile ma con due nomi del calibro di Spielberg e Jackson che lavorano con tanta fiducia nelle proprie possibilità, possiamo aspettarci di tutto.