Tyrion Lannister avrà il volto di Peter Dinklage. Il nome dell’attore, indicato nei vari forum come la migliore ipotesi possibile da una buona parte dei fan delle Cronache del ghiaccio e del fuoco e dallo stesso creatore della saga, George R.R. Martin, è stato ufficializzato insieme a quello del regista dell’episodio pilota, Tom McCarthy.

 

Dinklage, nato l’11 giugno del 1969 a Morristown, nel New Jersey, è affetto da una forma di nanismo causata dall’acondroplasia, un disordine genetico che colpisce solo gli arti rendendo gambe e braccia notevolmente più corte rispetto al resto del corpo. Fra le conseguenze visibili vi sono un’andatura altalenante e la presenza di bozze frontali.

Riguardo la sua bassa statura l’attore ha dichiarato di aver provato amarezza quando era più giovane, ma di essere riuscito ad accettare la cosa con umorismo una volta cresciuto. L’altezza, afferma, non è un problema per lui. Al massimo lo è per gli altri.

 

Dopo gli studi di drammaturgia nel Vermount, presso il Bennington College, dove si è diplomato nel 1991 e a Londra, nella Royal Academy of Dramatic Arts, muove i primi passi nel teatro in opere come The Killing Act e Riccardo III. In seguito il rientro negli Stati Uniti, dove diviene uno degli attori più attivi e ricercati dell’off-Broadway.

L’esordio cinematografico è del 1995 con Si gira a Manhattan, una commedia sarcastica dedicata alla cinematografia indipendente. Seguono diverse apparizioni televisive prevalentemente in piccoli ruoli fino al 2003, quando l’allora esordiente regista e sceneggiatore Tom McCarthy lo vuole come protagonista in Station Agent.

L’opera, premiata ai BAFTA 2004 per la migliore sceneggiatura originale, tratta il difficile tema della diversità attraverso le vicende di un nano introverso e solitario e alle sue difficoltà d’inserimento in una realtà provinciale.

Del 2005 è il matrimonio con la regista e attrice teatrale Erica Scmidt.

Il primo viaggio di Dinklage in un universo fantastico è dello scorso anno. Sua infatti è l’interpretazione del nano Trumpkin in Le cronache di Narnia: il principe Caspian.

 

Fra i vari punti di vista dai quali Martin ha scelto di narrare gli intrighi di corte di A Game of Thrones, solo due, quello di Tyrion appunto e quello di Daenerys, non appartengono a un membro della famiglia Stark.

Personaggio difficile da decifrare, visto con diffidenza dalla sua stessa famiglia a causa del suo aspetto fisico ma osteggiato da altri in quanto membro della potentissima Casa Lannister, Tyrion è divenuto una delle figure più amate della saga grazie alla propria personalità complessa e articolata, ricca di punti di forza ma anche di insospettabili debolezze. Importantissima quindi la scelta dell’attore che dovrà interpretarne il ruolo.

 

Tom McCarthy, nato nel New Jersey il 30 gennaio 1966, ha esordito come attore nel film Oltre il ponte nel 1992. Sono oltre una decina le pellicole che lo hanno visto presente in veste d’interprete, fra le quali spicca Flags of Our Fathers del 2006.

Il passaggio dietro alla macchina da presa, per il momento, lo ha compiuto in due sole occasioni, con il già citato Station Agent e con L’ospite inatteso del 2007, una storia dedicata al problema dell’immigrazione.

Due opere su temi importanti quindi, trattati con sensibilità e delicatezza. Adesso si prepara per lui una nuova sfida, con la narrazione di una realtà completamente diversa da quelle raccontate fino a ora.