Non so se ricordate ancora la polemica che scoppiò sul blog di Loredana Lipperini circa un anno fa, circa il cosiddetto ‘fantasy baby boom’, ossia la moda dei grossi editori di lanciare sul mercato autori fantasy di età molto verde.

Se non la ricordate, beccatevi il ‘riassunto delle puntate precedenti’ qui:/approfondimenti/9152/

All’epoca scrivemmo che la questione sollevata dalla Grilli, oltre che essere ampiamente discutibile di per sé, non era comunque quella centrale. Perché il perno di tutto il fenomeno non è il fenomeno in sé ma le sue conseguenze, ossia la qualità volumi creati da questo scrittori in erba. E il banco di prova su cui si sarebbero misurati, ossia il gradimento (o meno) dei lettori. Inutile sentenziare astrattamente e a priori come da più parti è stato fatto l’anno passato e tantomeno sentenziare su circostanze che nulla c’entrano con la questione che ci preme: scrivere e poter leggere buona fantasy.

Vediamolo, allora, il giudizio di questi lettori, a circa 12/14 mesi dall’uscita di quei volumi, prendendo a modello due tipologie: la prima, più generica, è quella del fruitore di IBS, primo bookstore italiano on line; la seconda è quella un po’ più esigente e colta – magari anche un po’ snob ma pur sempre specializzata – del frequentatore di Anobii.

Calaspia, romanzo dei gemelli Guptara, pubblicato all’età di undici anni:

- nessun commento su IBS (www.ibs.it ) al momento in cui il presente articolo viene redatto;

- cinque commenti su Anobii (www.anobii.com ), uno entusiasta (ma il profilo utente rivela che si tratta di un lettore diciottenne: sarà un caso?), due così così, uno orribile.

Per quasi tutti è molto lento e dispersivo, e alcuni convengono che certe idee di base, magari buone, hanno sofferto dell’inesperienza degli autori.

Gli eroi del crepuscolo, romanzo di Chiara Strazzulla scritto all’età di 16 anni:

- ben ventuno recensioni su IBS www.ibs.it, con una distribuzione abbastanza equa di delusi, convinti a metà e ferventi ammiratori.

Il difetto che si contesta alla Strazzulla è la troppa aulicità e prolissità nello stile, e la scarsa inventiva nello sviluppo di trama e personaggi, che pagano un tributo troppo forte al maestro

Gli eroi del Crepuscolo di Chiara Strazzulla
Gli eroi del Crepuscolo di Chiara Strazzulla

Tolkien (senza peraltro toccarne i livelli, così come accade del resto a tutta la fantasy derivativa). Per contro, molti difensori contestano tali rilievi rapportando il risultato finale all’età della scrittrice. La questione è tutt’altro che secondaria: è necessario tenere conto, nella valutazione della qualità di un libro, dell’età in cui è stato scritto? La risposta di chi redige il presente articolo è: sì, se si tratta di opera non edita, poiché questa veleggerà felice all’interno della cerchia dell’autore oppure fra coloro che sono interessati per qualche motivo specifico a procurarsene una copia; no se si tratta di opera stampata, distribuita in libreria e che come tale non si rivolge a una cerchia ristretta ma all’intero parco lettori, perché in tal caso l’opera, ritenuta matura per la pubblicazione, deve ubbidire unicamente a parametri oggettivi validi per ogni autore, da 6 a 100 anni. Anche perché a chi acquista un volume non importa nulla se l’autore è vecchio o giovane, bello o brutto, marziano o venusiano: al lettore interessa una storia che lo avvinca, dei personaggi verso cui nutrire sentimenti e magari anche una bella ambientazione in cui smarrirsi piacevolmente per qualche ora. Tutto il resto è vuoto a perdere;

- trentasette sono i commenti totalizzati invece su Anobii (http://www.anobii.com/books/018d980efa345eb43b/comments/ ). I rilievi ricalcano sostanzialmente quelli di IBS, ma qui c'è una netta prevalenza di una stellina o due, che nella legenda anobiana corrispondono rispettivamente a 'brutto' e 'così così'.

Emerge inoltre l'alta aspettativa che il pubbico nutriva nei confronti del libro che ha convinto Einaudi a pubblicare finalmente fantasy. Superfluo precisare che tale aspettativa è stata ampiamente delusa a giudizio degli anobiiani.