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17 commenti
Aggiungi un commentoNon so di preciso quando si è dichiarata, ma a un certo punto si è dichiarata.
Non dubitavo. Chissà perché è sempre più facile credere a gente che passa il tempo andando in giro a scegliersi il bersaglio su cui rovesciare addosso accuse infondate. Come se queste cose non accadessero, non esistessero.
Comunque sono cose dette da lei stessa. Per dubitarne, bisogna dubitare dell'autenticità del resoconto di testimonianza.
Scusa, mi sono espressa male: non volevo dire che stai gratuitamente spalando m***a su una santa
La mia era una perplessità in quanto donna e madre: IO trovo difficile accettare o capire una cosa del genere. Non per questo, però, posso negare la possibilità che altre persone facciano scelte diverse. Tutto qui.
E io non alludevo a questo. Riflettevo tristemente su come ci sia più facile (a tutti, eh?) dubitare... a volte contro ogni evidenza... per nessuna altra ragione che la paura di credere all'orrore.
perfetto, non c'avevo capito nulla
Però hai ragione, purtroppo
convengo con la triste osservazione di meta.
io non ho mai capito se la MZB fosse davvero omosessuale o meno, ogni volta ho letto cose diverse. ma questo pochissimo conta. una donna che a 19 anni si sposa e ha già un figlio, negli anni sessanta, può portare avanti tutte le battaglie ideologiche che vuole, ma deve pur mantenere se stessa e il figlio -cosa non fattibile da "single emancipata"-, quindi capisco che soprattutto in quei tempi sia stata costretta a scendere a compromessi con la propria identità sessuale.
poi, ogni sua parola sui suoi matrimoni, non mi ha mai lasciato intendere che si fosse sposata per amore: tutto al contrario direi. mi è sempre parso che parlasse con rammarico, a dir poco, della propria vita di coppia.
mi sembra impossibile oggi, credere che una donna acconsentirebbe a metter su famiglia con un porco di marito, sia per motivi morali che di sicurezza per i propri figli.
ma, stiamo parlando di 30 anni fa, e le cose erano diverse. gli uomini avevano il coltello dalla parte del manico e l'emancipazione femminile era propugnata solo con le parole... e non certo con quelle delle madri che devono preoccuparsi del benessere dei figli.
per questo motivo, comprendo che lei si possa essere appassionata ai temi della libertà sessuale e dell'emancipazione femminile, magari era il suo meccanismo psicologico per trovare conforto nella sua situazione. eppure, dai suoi scritti, mi è sempre sembrata una donna dal carattere molto forte e determinato.
ma, non possiamo negare che i suoi personaggi, femminili almeno, quasi mai trovino la sospirata e meritata pace. e questo secondo me, riflette la sua vera percezione della vita e del mondo.
ho letto il ciclo di avalon, la signora delle tempeste, la torcia e altri ancora, ma davvero non mi ricordo di aver letto mai un lieto fine. gli amori trattati finivano sempre in pasto al fato, i coniugi separati dolorosamente dagli eventi, l'amore sincero bistrattato e sottomesso alla squallida convenienza. se non sono tracce di un vissuto personale questi, allora non so cosa sono.
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