In Italia stiamo ancora attendendo di poter leggere Ravens of Avalon (agosto 2007, nei paesi anglofoni e in Germania), mentre le prime traduzioni iniziano a fioccare in giro per il mondo. Non abbiamo ancora idea di quando questo romanzo giungerà anche nelle nostre librerie, ma una notizia è certa: non sarà l’ultimo.

 

Se questo può far storcere il naso ai puristi, quelli che concepiscono il Ciclo di Avalon come sola produzione di Marion Zimmer Bradley, la notizia non mancherà, al contrario, di appassionare coloro che hanno sempre inteso questa serie di libri come una collaborazione tra

la Zimmer Bradley e Diana L. Paxson.

 

Il ciclo di Avalon prese vita nel 1983 con la pubblicazione del romanzo best-seller mondiale Le Nebbie di Avalon, il gradino più alto toccato da Marion Zimmer Bradley nella sua quarantennale carriera di scrittrice fantasy e fantascientifica. Agli inizi degli anni ’90, dopo una serie di eventi che minarono seriamente la salute della Zimmer Bradley (fra cui un attacco di cuore nel 1989), si decise di affiancarle una coautrice e di rendere Avalon un ciclo in più volumi.

Un vecchio progetto, in stesura da parecchi anni, venne così affidato alle cure di Diana L. Paxson. Nacquero in quel modo Le Foreste di Albion (The Foreste House, 1993), e successivamente La Signora di Avalon (The Lady of Avalon, 1997). A questi titoli, si aggiungeranno, La Sacerdotessa di Avalon (The Priestess of Avalon, 2000), L’Alba di Avalon (The Ancestors of Avalon, 2004), e il recente Ravens of Avalon (2007).  

Il nuovo progetto, il settimo libro del ciclo, il quarto portato a termine dalla sola Paxson, non ha ancora un titolo, ma ha un soggetto ben

Diana L. Paxson
Diana L. Paxson
preciso. Dalle pagine del suo blog l’autrice ci racconta che la trama ruoterà attorno a uno degli elementi cardini del ciclo Arturiano, e ci dice, letteralmente, che narrerà «la storia di quando la Spada venne forgiata, attorno al 1.000 a.C.».

Dichiarazione sibillina. Ma è evidente che se di spada si tratta, il ciclo Arturiano ne conosce una e una soltanto di veramente fondamentale: Excalibur. Il nome "Excalibur" significa "d'acciaio". La prima tradizione (secondo gli autori gelico-latini Goffredo di Monmouth, Robert Wace e Layamon), chiamava la spada "Caliburn"; ed era una spada magica venuta da Avalon.

Le fonti storiche, tanto care alla Paxson, ci sono. Un legame con Avalon pure. Non ci resta che attendere un anno, questi i tempi dichiarati dall'autrice, e probabilmente la storia della "Spada di Avalon" sarà già in libreria sul finire del 2009.