È possibile trasformare la leggenda di Re Artù in una tragicommedia, in cui si narrano le vicende della Compagnia Pendragon, formata da stelle dello spettacolo, ormai in declino, oscurate da un misterioso concorrente: il Circo Meccanico?  

A metà fra giallo, noir, commedia, il testo è basato sui racconti di Re Artù, in particolare sui presunti fatti storici del VI° secolo dopo Cristo e sul “bigino” arturiano fornito dal regista John Boorman nel film Excalibur, presentato a Cannes nel 1981. 

La storia inizia due giorni dopo l’omicidio del re, assassinato proprio dagli oscuri rivali. L’ambientazione non è più la corte di Camelot, ma un tendone, in cui si rifugia la Compagnia non più in auge. Merlino e Lancillotto vogliono indagare sui motivi per cui gli avversari senza volto hanno ucciso Artù. Per arrivare alla  verità si scontreranno con segreti e misteri legati proprio alla nascita della loro compagnia. Scoprire che nulla ha lati solo positivi, ma anche i più luminosi raggi di sole hanno coni d’ombra è sempre un traumatico, ma  necessario passaggio. 

Nato da un’idea di Gaia Catullo e Mario Piazza, scritto da Mattia Bassani, Pendragon coinvolge attori non professionisti o semiprofessionisti come Emanuele Malaspina, già protagonista del fantascientifico Gateway e dell’horror L’Ultima Notte, nei panni di Merlino; e lo stesso Mario Piazza nella parte di Mordred.

Lo spettacolo andrà in scena il 15 e il 16 dicembre al teatro Alfredo Chiesa, Via San Cristoforo 1 (Naviglio Grande), Milano. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito www.compagniapendragon.com/ o sulla pagina Facebook www.facebook.com/compagniapendragon 

Per informazioni e prenotazioni il numero di telefono (attivo dalle 20 alle 23, ma si possono inviare sms tutto il giorno) è 392-75.17.580 e la mail è

compagniapendragon@gmail.com.