È tempo di sdoganare polverosi poeti e pedanti uomini di scienza, perché il genio rinascimentale per eccellenza si dà all'avventura.

Professori e genietti dell’era moderna hanno muscoli guizzanti e sorriso da canaglia, dall’Indiana Jones di Harrison Ford al matematico giurassico Ian Malcom di Jeff Goldblum; passando per il cervello dietro l’armatura di Iron Man, Tony Stark alias Robert Downey Junior. Ma allora com’è che nessuno ha ancora avuto l'idea di applicare l’aurea regola del bello-e-superintelligente alle grandi menti di storia e letteratura? In un certo senso, è già stato fatto: nelle sue fanta-splatter avventure di pixel del videogioco Dante’s Inferno (Visceral Games), il nostro Sommo Poeta diventa un guizzante e nerboruto cavaliere medievale, pronto per affrontare spadone alla mano demoni e mostri infernali. La coppia letteraria di secchioncelli formata da Sherlock Holmes e dal dottor Watson – che personaggi storici ovviamente non sono – ha subito un restyling non da poco nel recente film di Guy Ritchie; Watson ha perso pancetta e guadagnato fascino brit grazie agli occhi azzurri di Jude Law e tutta l’originalità del già citato Downey Jr. ha dato un pizzico di follia e un mare di anticonformismo a Holmes. Più sudore e fisicaccio da pugile.

HollywoodReporter ci fa sapere che il trend non si ferma, e aggiunge alla lista il nome più illustre di tutti: Leonardo da Vinci arriverà sul grande schermo, bello e scattante come non è mai stato prima (proprio mai), pronto ad affrontare demoni e chissà quale altra fantaminaccia rinascimentale. La pellicola s’intitolerà Leonardo da Vinci and the Soldiers of Forever (qualcosa tipo Leonardo de Vinci e i soldati dell’Eternità).

I soldini per la coraggiosa impresa arrivano da Warner Bros. Della partita anche Vertigo Entertainment di  Roy Lee et Doug Davison (The Eye) e Adrian Askarieh (Hitman) con la sua Prime Universe.

La storia dovrebbe vedere Leonardo seguace di una setta segreta dedita a combattere biblici demoni. Il nostro più che illustre connazionale si troverà coinvolto in una storiaccia di codici segreti, perdute civiltà, fortezze nascoste e angeli caduti. Se vi sta venendo il dubbio, Dan Brown non c’entra nulla.

Non ci riesce difficile immaginare da Vinci  alle prese con complessi macchinari di legno pensati per sconfiggere demoniaci avversari. Potremmo finire dalle parti dello steampunk, il genere narrativo che reinventa ed esagera la tecnologia del passato. La Lega degli Straordinari Gentlemen (in Italia per Magic Press), da quel geniaccio di Alan Moore, docet.  

Le migliori aspettative del mondo per il progetto; nella speranza di non trovare al cinema, tra qualche anno, un dottor Freud combattere a suon di arti marziali i mostri dell’Io.