Adriano Salani Editore comunica che il prezzo di copertina di Harry Potter e l’Ordine della Fenice – prenotabile in libreria e disponibile dal 31 ottobre - è stato fissato a 24 Euro. La casa editrice, in linea con le indicazioni proposte da J. K. Rowling (“I libri di Harry Potter aiutano a salvare foreste meravigliose del mondo Babbano, che ospitano animali magici come gli oranghi, i lupi e gli orsi. È una buona idea proteggere gli alberi millenari, soprattutto se hanno la tempra del Platano Picchiatore"), ha collaborato con Greenpeace nella ricerca della migliore soluzione per stampare Harry Potter e l’Ordine della Fenice su carta amica delle foreste. Salani ha voluto fare di più: preoccupandosi delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera generate dal processo di produzione del libro - principali responsabili dell’effetto serra -, ha scelto di compensarle aderendo al progetto Impatto Zero ideato da Lifegate. Lifegate, piattaforma del mondo eco-culturale che promuove una coscienza ecologica e uno stile di vita eco-sostenibile ed equo-solidale, ha ideato e certificato un metodo che permette di quantificare l’impatto ambientale in termini di kg di anidride carbonica emessa da attività, prodotti, aziende, persone. Calcolato l’impatto ambientale, lifegate dà modo di compensarlo. Come? Grazie agli alberi che hanno la proprietà di assorbire anidride carbonica. Per questo motivo è fondamentale proteggere le ultime aree verdi della Terra e anzi crearne di nuove mediante la riforestazione, la riqualificazione e la tutela di aree boschive. Con ogni singola copia di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, il lettore avrà la garanzia che il proprio acquisto è a 'impatto zero' sull’atmosfera e di aver contribuito alla tutela di aree boschive in crescita in Costa Rica e in Italia. Per ulteriori informazioni, Lifegate.it.

Impatto Zero: meno CO2 nell'aria per il futuro del nostro pianeta

LifeGate, piattaforma per il mondo eco-culturale impegnata a favore dell'ambiente, in collaborazione con il Politecnico di Losanna e Università italiane, ha elaborato Impatto Zero: un metodo innovativo per quantificare e compensare l'impatto energetico-ambientale di attività, prodotti, aziende, persone, concretizzando gli intenti stabiliti dal Protocollo di Kyoto. Impatto Zero è un invito ad agire tutti per la salvaguardia del nostro pianeta. La crescente concentrazione di anidride carbonica nell'aria è la principale responsabile dell'effetto serra, del conseguente aumento delle temperature e dei relativi sconvolgimenti climatici: scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello dei mari, alluvioni, uragani… La maggior parte delle emissioni di anidride carbonica deriva dall'utilizzo di combustibili fossili da cui si ricava l'energia che sta alla base delle attività umane. Tutti noi siamo quindi responsabili dell'emissione di anidride carbonica che si disperde nell'aria: il semplice gesto di un acquisto, l'uso dell'energia elettrica, gli spostamenti in auto, il riscaldamento delle abitazioni, i viaggi… tutto ha un impatto sull'ambiente. E’ necessario modificare il nostro stile di vita per ridurre il più possibile l'emissione di gas nocivi nell'atmosfera. Scelte consapevoli, come ad esempio l’utilizzo di lampadine a basso consumo, non solo permettono di risparmiare ma soprattutto aiutano a difendere l'ambiente. Il passo successivo è Impatto Zero, un progetto che si rivolge a persone e aziende per agire concretamente e promuovere un'economia davvero eco-sostenibile. Come? Gli alberi, come sappiamo, hanno la proprietà di assorbire anidride carbonica. Per questo motivo è fondamentale proteggere le ultime grandi aree verdi della nostra Terra, come la Foresta Amazzonica, e anzi crearne di nuove. Tramite delle semplici tabelle di calcolo, LifeGate, con Impatto Zero, dà modo a tutti di quantificare l'impatto delle proprie azioni sull'ambiente (calcolando quanta anidride carbonica viene emessa nell'atmosfera) e offre la soluzione per compensarlo, occupandosi della creazione e della protezione di aree boschive in crescita in Italia, Costa Rica e Brasile. Anche un prodotto può essere reso a Impatto Zero, calcolando quanta CO2 è stata emessa nella sua produzione e quanti mq di bosco sono quindi necessari per assorbirla. Un'attività può mettere a Impatto Zero i propri consumi energetici, ad esempio compensando le emissioni di anidride carbonica che derivano dal riscaldamento, dalle spese per energia elettrica, acqua, rifiuti… LifeGate garantisce che a ogni prodotto o attività con il marchio registrato Impatto Zero corrisponda un’adeguata superficie di bosco o foresta in crescita sotto sua tutela.

Info: Lifegate.it - Impatto Zero.