“Avevo affermato che ve lo avrei detto quando lo avessi saputo…” ha scritto Patrick Rothfuss sul suo blog lo scorso 28 aprile. E visto che bisogna sempre mantenere la parola data, ecco arrivare il messaggio che molti lettori stavano aspettando: The Wise Man’s Fear è finito. Quasi.

Rothfuss era improvvisamente giunto alla notorietà nel 2007 con Il nome del vento, un’opera prima lunga oltre 800 pagine capace di vincere il Quill Award come miglior romanzo di fantasy/fantascienza dell’anno e di sfiorare la top 10 nella classifica del New York Times.

La sua storia, però, era molto più lunga, al punto da rendere impossibile la pubblicazione in un solo volume. Dopo aver collezionato svariati rifiuti Rothfuss aveva venduto i diritti di pubblicazione alla Daw Books la quale, d’accordo con l’autore, aveva scelto di suddividere quella lunghissima sequenza di pagine in una trilogia. Per questo la gran parte dei lettori non credeva che sarebbe occorso tanto tempo per poter leggere il secondo volume delle Cronache del re assassino. Il lavoro di perfezionamento per migliorare lo stile e rendere la trama ancora più avvincente, però, ha richiesto più tempo di quanto non si potesse immaginare all’inizio.

Il romanzo non è ancora pronto, ma stavolta manca poco. La prima volta che Rothfuss ha mandato il manoscritto all’editore per una revisione era il maggio del 2009, e a giudizio dello stesso Patrick era un testo terribile. La seconda versione era già migliore, ma solo con la terza, spedita lo scorso febbraio, sentiva di aver trovato la strada giusta pur ritenendo ancora necessarie diverse revisioni.

Dello stesso parere è Elizabeth Wollheim, che gli ha appena rimandato il manoscritto segnalandogli 27 cose da rivedere. In alcuni casi si tratta di dettagli, in altri di elementi più importanti. Nella maggior parte dei casi scrittore ed editore la pensano allo stesso modo, in due o tre ci sarà bisogno di negoziare un accordo.

La lista è comunque breve, specie considerando che fino a qualche tempo fa le cose da sistemare si aggiravano fra le 50 e le 60, e che spesso nel momento in cui risolveva un problema se ne presentava subito un altro.

Rothfuss è convinto di riuscire a terminare il libro per settembre. Certo, nel 2007 pensava che potesse essere pronto per il 2008, ma allora, parole sue, era molto più ignorante e ottimista, e ha finito per sbagliarsi. Stavolta sa quello che dice, ed è convinto di poter rispettate la data di consegna.

Il romanzo è molto lungo, di conseguenza servirà molto tempo anche per i dettagli tecnici di revisione e di stampa. Indicativamente i lettori americani potranno leggere The Wise Man’s Fear nel prossimo mese di marzo, mentre è ancora troppo presto anche solo per fare ipotesi riguardo all’edizione italiana.

Una cosa però è certa: se Fanucci lo scorso anno ha organizzato un paio di incontri a Roma fra lo scrittore e i suoi fan significa che è un autore su cui punta molto. Non resta che incrociare le dita e sperare in una rapida traduzione.