Lee Jun-fan/Lǐ Xiǎolóng, conosciuto con il nome di Bruce Lee, raggiunge la fama internazionale per la sua abilità artistica. 

La lotta e la sfida non erano mai fini a sé stesse. Insegnante di filosofia e uomo di pensiero, ha profuso nel cinema la cultura e il fascino dell’oriente al mondo occidentale. È grazie a lui che la filosofia orientale e le arti marziali (ideate dai Monaci Shaolin) sono entrate a far parte della vita comune a livello internazionale.

Lottava con i suoi demoni interiori, quelli con cui tutti prima o poi dovremo confrontarci, e credeva in Dio. Bruce, semplicemente, riteneva che ciascuno (ed in particolare bambini, donne e persone deboli) deve potersi difendere dalle ingiustizie del mondo.

Senza ragione, come il redentore, fu citato in giudizio per la sua missione e, per uno strano caso, a soli 33 anni la sua vita venne cancellata lasciando il mondo nel vuoto più misterioso.

Nell’arco della  sua esistenza aveva iniziato a preparare materiale con forti basi filosofiche, che la moglie Linda Lee ha poi raccolto in una pubblicazione postuma, ma Bruce aveva in programma di scrivere ben sette libri.

Ho pensato che per aver dato tanto al mondo e aver ricevuto in cambio solo condanna, dopo 37 anni sarebbe stato giusto consegnare alla sua anima un sentito omaggio.

Ciascuno di noi ha dentro di sé lo spirito di Bruce Lee,  che come Drago di fuoco e di saggezza prima o poi dobbiamo far risorgere per dominarlo.