Donato Altomare è un autore che i lettori di fantascienza e di fantasy ben conoscono in quanto tanti suoi racconti, circa duecento, e romanzi sono stati pubblicati su riviste, antologie, giornali e altro fin dagli anni ’80. In questi giorni viene pubblicato un suo romanzo fantasy dal titolo L’artiglio (2010).

Il volume contiene sei capitoli, si tratta di sei racconti, di cui due totalmente inediti, e sono:

- Nevera

- Il Flauto del Diavolo

- La Cintura dei Prodigi (inedito)

- E da lontano giunse un rumore di tuono

- Il Drago di Rubino

- La Lacrima della Notte (inedito)

Il filo conduttore è dato dal protagonista, un uomo leggendario chiamato L’artiglio.

A questo uomo, in un tempo lontano, un mago malvagio rapì la sua donna. L’uomo chiese giustizia al Dio dell’Amore e questi comandò al mago di stabilire un riscatto per lasciare libera la donna.

Il mago crudele richiese: “ Tanto oro quanto vale il dio Hunn, e l'anima di mille schiave, io voglio per la sua donna”.

Per aiutarlo nella disperata impresa il Dio dell’Amore gli fece il dono di non invecchiare mai, dandogli anche la forza a l’astuzia di una tigre. Ma nel concedere quest’ultimo dono, commise un piccolo errore e l’uomo si ritrovò con un braccio mutato in una poderosa zampa di tigre.

Nei sei capitoli seguiremo le sue avventure contro orde di mostri e altri esseri ignobili, nei quali L’artiglio si pone al servizio di chi poi può pagarlo in oro e in schiave.

L’autore

Donato Altomare è nato nel 1951 a Molfetta in provincia di Bari e li vive. È laureato in Ingegneria Civile presso l’Università di Bari ed esercita la libera professione.Da sempre amante della fantascienza, è un autore molto prolifico a suo agio nei racconti, ne ha scritti oltre duecento riempiendo, negli anni ottanta tutte le pagine delle riviste amatoriali che erano in circolazione ma anche oltre. Ha vinto o si è piazzato nei primi tre posti in varie categorie dei Premi Italia e altri premi importanti.C’è stato un certo periodo di sosta, per poi vincere il Premio Urania edizione 2000 con il romanzo Mater Maxima, una storia in cui sognatori telepatici si sfidano in un regolare campionato, legato da misteriosi intrighi alla sorte di una stazione spaziale. Premio che ha vinto ancora nel 2008 con il romanzo Il dono di Svet. Nel 2005 ha vinto il Premio Le Ali della Fantasia per l’inedito, col romanzo Surgeforas.

Citiamo solo alcuni altri suoi lavori come Il fuoco e il silenzio (Perseo Libri – 2005), ..E la padella racconta (Ass. Culturale Delos Books – 2004), Uno spettro, probabilmente (Mondo Ignoto – 2003) e il recente L’albero delle conchiglie (Tabula Fati – 2008).

La sua attività letteraria non si limita alla fantascienza, ma spazia anche nel fantastico fino alla poesia.

È stato tradotto nella Repubblica Ceka, Repubblica Slovacca, Serbia, Montenegro, Albania, Ungheria, Finlandia e Slovenia.

Recentemente la Edizioni Della Vigna  ha pubblicato un suo romanzo di fantascienza Vladimir Mei – Libero Agente (collana La Botte Piccola – 2008).

La quarta di copertina

 “ Tanto oro quanto vale il dio Hunn, e l'anima di mille schiave. io voglio”. 

E l'Artiglio, suo malgrado, dovrà fare di tutto per procurare al terribile Mago quanto desidera. Perché questi ha rapito lo spirito della sua amata, costringendola a danzare tra le nubi finché i suoi piedi sanguinano, imporporando il cielo. Per avere la possibilità di pagare il riscatto all'Artiglio è stato concesso di non invecchiare mai, e gli sono state donate la forza e l'agilità di una tigre.

Ne avrà certo bisogno: nel suo eterno vagare cercherà cento avventure, affronterà cento combattimenti contro uomini e mostri innominabili, sbucati dalle profondità del mare o annidati in antri bui e oscure foreste. E in battaglia anche l'Artiglio può morire. L'oro sarà la sua ricompensa... l'oro, e le schiave. Nessuno potrà strappargli l'uno o le altre. Perché lui è l'Artiglio, e chi osa sfidarlo decreta il proprio destino.

Donato Altomare, L’artiglio (2010)

Edizioni Della Vigna, collana Cocktail 5, pagg. 321, euro 15,50

ISBN 978-88-6276-039-3