INIZIO DI ETENN

«Ero lì.

In ginocchio su quel pavimento di pietra nera, mentre tenevo ancora stretta la spada tra le mani, caddi in avanti e poggiai la fronte per terra, in un unico doloroso istante.

Fino a quel giorno, il colore del sangue non mi aveva mai impressionato tanto. Perché il sangue che adesso ricopriva il suolo era mio, ed era tantissimo…

Quello era un giorno diverso da tutti gli altri, il giorno della vittoria o della sconfitta, il giorno in cui tutto finiva.

Erano lì anche loro. C’era buio, ma potevo vederli, anche se non riuscivo a sentirli, non completamente.

Perché stavo morendo.

Eppure sono sicuro che c’erano. Quei visi che avevano popolato i miei sogni per quasi due anni, riempiendomi di nostalgia, ora li vedevo nitidi sopra di me.

I miei amici. I miei compagni. Coloro che mi avevano abbandonato e che poi erano tornati. Ora erano lì e per me non esisteva nessun altro. Desideravo solo restare con loro. Per sempre. Ma non potevo: la mia vita stava per finire.

La sentii scivolare via… lentamente, battito dopo battito…

L’ultima cosa che vidi fu una farfalla nera.

Ma forse è meglio che racconti tutto da capo… Cioè, non proprio tutto:

solo ciò che successe dopo che arrivai a Oreah e uccisi Qurasch, durante la mia quindicesima estate.

Ecco, per prima cosa, mi chiamo Etenn. E questa è la mia storia.»