Potrebbe trarre in inganno il lettore distratto e fargli intendere che si tratti di un libro di cucina, ma leggendo le prime righe di La cucina degli ingredienti magici (The Kitchen Daughter, 2011) ci si accorgerà subito dell'ingenuità.

Pur trattando l'argomento, e pur descrivendo delle gustose ricette, l’autrice Jael McHenry è infatti una giornalista e nota cuoca appassionata, il romanzo è una delicata e avvincente storia di una ragazza di ventisei anni.

Ginny, riservata e molto timida, da poche ore ha perso entrambi i genitori e la conosciamo mentre assiste al loro funerale, mentre interagisce nella propria casa invasa da parenti e amici; con lei c’è anche Amanda, sua sorella estroversa e decisionista, con il marito e i due figli.

Ginny è affranta, per timidezza non parla e non piange e questo suo silenzio viene scambiato per freddezza, vorrebbe rimanere sola con il suo grande dolore, ma certo non può cacciare di casa quell’esercito che la vuole consolare. Trova rifugio nella cucina dove non c’è nessuno, da uno scaffale tira fuori un volume di ricette della nonna ed estraniandosi da tutti e da tutto inizia a seguire le istruzioni per cucinare una “ribollita”. Solo dopo un poco si accorge che accanto al frigo c’è seduta una persona, è sua nonna che la saluta con il nomignolo che usava solo per lei, “uccellina”.

Per Ginny la sorpresa è grande: sua nonna è morta da almeno vent’anni, ma dice di essere stata richiamata proprio dal profumo della ribollita. Inoltre è tornata per dare alla giovane un importante messaggio: "Sono qui per dirti di non permetterglielo. Non permetterlo, a lei". Dopodiché scompare.

Successivamente Ginny dovrà opporsi a sua sorella che vuole vendere la casa, troppo grande per una sola persona, vuole che lei vada a vivere con loro. Ginny si oppone, e trova consolazione solo nel cucinare, e ogni volta che lo fa viene a trovarla un fantasma: dopo la nonna, tornano da lei il padre e poi la madre e da ognuno riceve altri consigli e avvertimenti sibillini su qualcosa che sta per succedere.

Ma cosa deve succedere, dunque? Il lettore lo scoprirà in un colpo di scena finale.

La cucina degli ingredienti magici è consigliato a quanti amano le storie semplici, che parlano di rapporti e legami tra persone che si amano e infine non potrà non piacere a quanti amano la buona cucina, poiché nel volume troveranno molte ricette accuratamente descritte.

Un estratto

"Sulla scaletta nell’angolo della cucina, accanto al frigo, c’è seduta nonna. Porta un semplice maglione di un giallo vivace e jeans scoloriti.

Mia nonna è morta da vent’anni.

Ciò nondimeno, è qui. Vestita come si vestiva lei e con la faccia che aveva nel 1991. Evidentemente il dolore mi sta provocando le allucinazioni. Deve essere così.

«Ciao uccellina», dice.

«Uccellina», in italiano, il nomignolo con cui mi chiamava, pronunciato dalla persona che lo usava. L’allucinazione è anche uditiva. La sua voce grave, decisa, famigliare. La prima volta che ho assaggiato un espresso ho pensato: Nonna aveva questa voce.

E' lei. Tutta intera, in carne e ossa. Qui seduta in cucina.

Non può essere. Non può, eppure è." 

La quarta di copertina

Dopo l’improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, abituata a vivere in un suo mondo protetto fra le pareti domestiche, cerca consolazione nella cucina di casa e fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l’angoscia, ma questa volta il profumo corposo e piccante della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent’anni prima, che le sussurra una frase sibillina: «Non permetterglielo!» prima di scomparire. Un ammonimento che la mette in allarme...

Che cosa non deve permettere? E a chi? Forse alla sorella Amanda, che abituata a organizzare tutto, a partire dalla vita delle figlie e del marito, nonché della problematica Ginny, ha deciso di vendere la casa in cui hanno vissuto i genitori fino a quel momento? Vedendo sconvolto il suo rassicurante quotidiano, svuotato della presenza dei genitori e pieno degli oggetti che li identificavano e che sono rimasti lì a ricordarglieli, Ginny incomincia a prendere coscienza di sé e dei suoi rapporti con le cose e le persone (poche) che la frequentano, a partire dalla sorella. In questa quasi involontaria ricerca scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti: una lettera della madre nascosta nel camino della camera da letto, fotografie del padre con una donna di cui lei ignora l’identità. Via via più desiderosa di conoscere la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate...  

L'autrice

Jael McHenry vista da Jessica Leigh
Jael McHenry vista da Jessica Leigh
Jael McHenry ha studiato a Washington dove ha conseguito un master in scrittura creativa. Giornalista e cuoca appassionata, scrive su numerose riviste fra cui la North American Review, l’Indiana Review e la Graduate Review dell’American University. Vive a New York e tiene un blog di cucina frequentatissimo:

www.simmerblog.typepad.com

Jael McHenry, La cucina degli ingredienti magici (The Kitchen Daughter, 2011)

Traduzione Elisabetta De Medio

Corbaccio, collana Romance, pagg. 276, euro 16,60

ISBN 978-88-6380-070-8