"Il 2011 è stato, sotto molti aspetti, un anno notevole per me. In termini di lavoro cinematografico è stato un anno molto impegnato, ma [...] quando vedrete questo video alcuni di questi film saranno già nei cinema o di prossima uscita".

Poco prima di Natale, Sir Christopher Lee ha messo online su Youtube due video rivolti ai propri fan. In essi l'attore inglese augura a tutti buone feste, fa il punto della propria carriera - ricordando che tra pochi mesi compirà 90 anni - e anticipa qualcosa sui film, ben quattro, a cui ha preso parte di recente. Si tratta di Hugo, The Wicker Tree, Dark Shadows di Tim Burton e The Hobbit: Un Unexpected Journey diretto da Peter Jackson, a cui nel 2013 seguirà There and Back Again.

Questo il link al primo video: www.youtube.com/watch?v=g0r1d7uE4-E

Questo il link al secondo: www.youtube.com/watch?v=z51-QoW1rO0&feature=related

Senza arrivare al punto di dire che i video hanno la forma del testamento spirituale, possiamo sicuramente affermare che sono uno spaccato su un momento molto privato dell'anziano attore. Lee si rivolge direttamente alla telecamera - e agli spettatori - con schiettezza e sincerità. L'età lo ha segnato, è evidente dall'aspetto e soprattutto dalla parlata più lenta e meno sicura, ma l'amore per il suo lavoro è evidente e, se possibile, la famosa voce dell'attore inglese ha guadagnato in spessore e in gravitas.

Christopher Lee alla premiazione del BAFTA
Christopher Lee alla premiazione del BAFTA
E' affascinante ascoltare Christopher Lee raccontare dei progetti più recenti a cui ha partecipato, e ancora di più del riconoscimento che la BAFTA, l'associazione che riunisce i professionisti del mondo dello spettacolo inglese, gli ha conferito pochi mesi fa: trattasi del premio alla carriera del BAFTA, assegnato di rado e che, come ha ricordato lo stesso Lee nel suo discorso di ringraziamento, persino Kubrick ha ricevuto solo postumo. L'emozione che prova nel descrivere la standing ovation che la platea, piena di "gente che stimo e che ammiro", gli ha riservato, è evidente.

"A questo punto della mia vita - a Dio piacendo tra circa 5 mesi compirò 90 anni - ovviamente non posso accettare incarichi di lavoro molto lunghi. Non credo che avrei la forza di portarli a termine."

Sir Lee, a cui la corona inglese ha assegnato il titolo di baronetto nel 2009 sia per meriti nel mondo dello spettacolo in oltre sessant'anni di carriera, sia per le sue numerose e continue attività di beneficenza, ha dato vita ad alcuni dei ruoli più iconici della storia del cinema: da Dracula a Saruman, dal Conte Dooku nella nuova trilogia di Star Wars al padre di Willy Wonka, l'attore fa parte dell'immaginario collettivo di almeno tre generazioni di spettatori.

In merito allo Hobbit, è interessante notare che l'attore insiste su un punto preciso: "La cosa importante è che in questi due film Saruman è un uomo nobile e buono, come è sempre stato, a capo del Bianco Consiglio." Lee era un fan dei libri di Tolkien ben prima di partecipare alla trilogia di Peter Jackson, e questa passione è ancora chiara e forte.