Cresce la febbre per la trasmissione di Game of Thrones. Ad alimentare l’interesse sulla seconda stagione della miniserie tratta dalle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin provvede HBO, con la continua diffusione di video e immagini legati alla saga, ma provvedono anche siti di diverso genere, come funny or die. In un filmato di un paio di minuti intitolato Sunday Is Coming il sito prende simpaticamente in giro tutti coloro che negli Stati Uniti stanno aspettando con impazienza il 1 aprile, data di inizio della nuova stagione. Il video, visibile a questo link, può andare bene anche per gli appassionati italiani, visto che pure da noi l’inverno sta arrivando. Sky infatti trasmetterà i nuovi episodi di Il trono di spade a partire dal mese di maggio, quindi a breve distanza di tempo dalla trasmissione americana.

Per prepararsi al meglio alla visione è possibile guardare un video di oltre venti minuti dedicato ai dietro le quinte e contenente, oltre a un riepilogo di alcuni dei momenti salienti della scorsa stagione, diverse scene inedite. Intitolato You Win or You Die.

Non solo, il network ha diffuso diversi altri video più brevi: Nowhere To Hide, New Facer of Season 2 e Destinations of Season 2.

Quello che vedremo in televisione però non sarà un adattamento di A Clash of Kings (Il regno dei lupi e La regina dei draghi) nel senso stretto del termine. Come ha spiegato David Benioff, “noi non stiamo guardando alla nostra serie come a un adattamento libro per libro, ma come a un adattamento dell’intera saga”. Il che significa che quella che vedremo non sarà la versione televisiva di A Clash of Kings, ma quella della seconda parte delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, come dimostrato anche dalla numerazione degli episodi che vanno dall’11 al 20.

Se dovessero esserci ulteriori stagioni Benioff e D.B. Weiss dovrebbero trovare un nuovo modo di procedere, visto che A Storm of Swords (Tempesta di spade, I fiumi della guerra, Il portale delle tenebre) con le sue 973 dell’edizione hardcover è troppo lungo per rientrare in una sola stagione, e che A Feast for Crows (Il dominio della regina e L’ombra della profezia) e A Dance with Dragons (I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria e La danza dei draghi) dovranno essere trattati contemporaneamente perché gli eventi narrati che narrano sono contemporanei.

Anche i fan dei libri troveranno in questi episodi scene che non conoscono. “Molti dei personaggi creati da George sono così ricchi e complessi che spesso capita di chiedersi cosa accadrebbe se alcuni di loro s’incontrassero” ha affermato Weiss. In questo modo è nato, per esempio, l’incontro fra Robb Stark e Jaime Lannister, con la produzione che è stata “benedetta dalla presenza di attori così pieni di talento” da spingerli a “voler scrivere ancora su di loro per esplorare al meglio quei personaggi che gli attori hanno fatto loro”.

Su quel che vedremo incombe la grande ombra di Eddard Stark. “La stagione è incentrata in gran parte su come la morte di Ned Stark abbia portato a una serie di eventi che hanno trovato il loro culmine nella guerra” ha spiegato ancora Weiss, notando che “praticamente ogni personaggio è toccato dalla guerra, in un modo o nell’altro. Anche Jon Snow e Daenerys Targaryen, che si trovano in angoli del mondo molto lontani, sentono l’effetto di quel che accade in seguito alla morte di Ned”.

Fra gli spettatori che attendono con impazienza la serie c’è anche George Martin. La scorsa estate lo scrittore era impegnato nella fase promozionale di A Dance with Dragons e non ha potuto assistere alle riprese. Di molti attori ha visto solo il filmato del casting, perciò è curioso di vederli davvero all’opera. La sua curiosità riguarda in particolare il nono episodio, dedicato alla battaglia delle Acque Nere e sceneggiato da lui stesso. Martin ha rivelato di “essere sulle spine nell’attesa di vedere cosa la produzione ha reputato fondamentale e quindi usato e quanto è stata capace di mostrare sullo schermo” anche perché “la battaglia è un elemento fondamentale nel romanzo, occupa qualcosa come dodici capitoli e un intero episodio della serie. Alcuni elementi devono per forza essere stati tagliati, altrimenti sarebbe servito un budget simile a quello del Signore degli anelli”. Non che George si stia lamentando, è consapevole che “il budget è alto per uno show televisivo, ma sarebbe stato basso se si fosse trattato di un film per il grande schermo”. Come ha tenuto a sottolineare, però, il direttore di quell’episodio è Neil Marshall, un regista che ha la reputazione di riuscire a ottenere risultati straordinari in rapporto al budget a sua disposizione.

Mentre per realizzare la maggior parte di ciascuno degli altri episodi sono stati necessari meno di dieci giorni, per questo è servito un “umido e fangoso” mese. Scherzando Weiss ha spiegato che “Peter (Dinklage) non aveva alcun bisogno di recitare di essere stanco, visto che alle 5 del mattino aveva già avuto su di sé otto ore di pioggia battente”.

Un altro punto importante su cui si è soffermato Martin è quello dei personaggi tagliati. Avendo lavorato per la televisione per ben dieci anni lo scrittore ha le idee abbastanza chiare su cosa è possibile e cosa è impossibile fare. “Sapevo che avrebbero dovuto eliminare dei personaggi” ha spiegato. “Il mio cast ne comprende letteralmente migliaia, e diventa sempre più vasto in ogni nuovo romanzo, perciò non c’era alcun modo che potessero rientrare tutti nello show. Così com’è, probabilmente abbiamo già il cast più vasto per una serie televisiva, e con il tempo diventerà ancora più vasto. Vedremo come i produttori riusciranno ad affrontare questa sfida.

Un altro problema è legato ai due diversi pubblici della serie. Ci sono i fan dei romanzi e coloro che conoscono Le cronache del ghiaccio e del fuoco solo attraverso la televisione. Con due pubblici così diversi è difficile accontentare entrambi, perché i loro bisogni sono spesso in contrasto.

“L’eliminazione di un personaggio, o l’introduzione di uno nuovo quasi certamente non piacerà alla maggior parte dei lettori” ha sottolineato Martin. “Ma coloro che seguono la serie solo in televisione vogliono una storia che possono capire, e vogliono sapere chi sono tutti i personaggi. Loro non possono consultare l’albero genealogico in fondo al libro perché non hanno il libro. E non possono essere mandati in confusione proponendogli troppi personaggi”.

E a proposito di personaggi, nella galleria sottostante noi ve ne proponiamo un bel po’. Buona visione.