Se sentite la frase: “Ti bastan poche briciole lo stretto indispensabile” oppure “Voglio essere come te” subito vi verrà in mente il capolavoro d’animazione della Disney Il libro della giungla con il protettivo Orso Baloo e l’orango Re Luigi che si sentiva più umano dello stesso Mowgli. Un cartone animato che dal 1967 a oggi è da considerarsi come una delle migliori trasposizioni di un romanzo per bambini.

Insieme a Charles Dickens, Rudyard Kipling è uno degli autori più gettonati dal cinema e le numerose trasposizioni cinematografiche dei suoi lavori ne sono la conferma. Quindi un’ulteriore messa in scena della sua opera più famosa non è certo una novità.

La Warner Bros, come molte altre case di produzione, riporta l’attenzione sui grandi classici e, in un momento storico dove le idee originali latitano, i bravi vecchi autori sono sempre una sicurezza di qualità. Così, Mowgli e compagni tornano a vivere e per farlo al meglio la Warner ha chiamato a occuparsi della sceneggiatura un tale di nome Steve Kloves, che ai più non dirà nulla ma che è il padre di otto delle nove trasposizioni cinematografiche più redditizie della storia del cinema: la saga di Harry Potter. L’autore, che non ha ancora iniziato il lavoro sullo script, ha dichiarato che questa nuova versione “sarà molto più stratificata e intensa del racconto classico di Kipling.”

Di cast è ancora prematuro parlare ma si può stare certi che appena un regista, che potrebbe essere lo stesso Kloves, prenderà in mano il progetto si scatenerà la “caccia” a un bambino che possa incarnare appieno tutto lo spirito del ragazzo selvatico più famoso dopo Tarzan.

Di budget non si sa ancora nulla ed è più che auspicabile che il film sarà girato in 3D nativo. Con le nuove tecnologie, sempre più presenti nei blockbuster hollywoodiani, è facile pensare che i numerosi animali, che vivono l’avventura con Mowgli, saranno interamente realizzati in CGI. Quindi, molti dei set saranno totalmente greenscreen, per dare libero sfogo all’immaginazione dei guru del 3D perché, anche se Il libro della giungla, pubblicato su rivista fra il 1893 e il 1894, con il passare del tempo non ha perduto nulla della sua carica evocativa e potrebbe ritornare a essere un vero successo.

Speriamo che Kloves, stratificando e aggiornando il racconto per le nuove generazioni, faccia sua una frase dello stesso Kipling: “Questa è la legge della giungla: vecchia e vera come il cielo.”