I primi vincitori del World Fantasy Award per il 2012 sono già stati annunciati. Anche se la Convention si terrà a Toronto solo fra il 1 e il 4 novembre prossimi, come da tradizione il Lifetime Achievement è stato annunciato con largo anticipo. I vincitori di quest’anno sono Alan Garner e George R.R. Martin.

Fra i vincitori degli anni passati nella stessa categoria ricordiamo Terry Pratchett (2010), Diana Wynne Jones (2007), Stephen King (2004), Marion Zimmer Bradley (2000), Michael Moorcock (2000), Gene Wolfe (1996), Ursula K. Le Guin (1995), Richard Matheson (1984), Jack Vance (1984), Roald Dahl (1983), Italo Calvino (1982), C.L. Moore (1981), Jorge Luis Borges (1979) e Ray Bradbury (1977).

Garner, nato il 17 ottobre del 1934, è un autore inglese noto soprattutto per i suoi romanzi per ragazzi e la sua reinterpretazione dell’antico folklore britannico. Il suo primo romanzo, La pietra magica di Brisingamen, è del 1960, e unisce proprio elementi del folklore locale e un’ambientazione in Alderly Edge, città in cui lo scrittore è cresciuto, a una trama fantasy nella quale il cuore della magia è racchiuso nella pietra del titolo. Il seguito, La luna di Gomrath, è del 1963, mentre il terzo volume della trilogia, Boneland, sarà pubblicato in lingua originale solo fra qualche giorno.

L’unica altra sua opera disponibile in italiano è Elidor, un romanzo del 1965 tradotto, come gli altri due, da una piccolissima casa editrice, Filadelfia. Nell’intervallo di tempo trascorso fra Elidor e Boneland, però, Garner non è rimasto certo inattivo. Con The Owl Service (1967) e Red Shift (1973) lo scrittore ha continuato il suo viaggio nel fantasy, per poi allontanarsi dal genere nel 1979 con The Stone Book Quartet, una serie di quattro racconti dedicati alla vita di un giorno per quattro generazioni della sua famiglia. Fra il 1979 e il 1986 ha dedicato tre opere alle tradizioni fantastiche della sua terra e successivamente ha scritto due romanzi ambientati sempre nel Chesire ma privi di elementi fantastici.

Se da noi Garner è quasi sconosciuto Martin non ha certo bisogno di presentazioni. La sua carriera di narratore è iniziata nel 1971 con il racconto L’eroe, compreso nel volume Le torri di cenere. Si tratta di una storia di fantascienza, genere a cui appartiene anche il suo primo romanzo, In fondo il buio, del 1977, ma lo scrittore passa fra i vari generi del fantastico con una notevole disinvoltura, come dimostrano il romanzo horror Il battello del delirio (1982) e la saga fantasy Le cronache del ghiaccio e del fuoco, iniziata nel 1996 con in romanzo A Game of Thrones e ancora in corso di scrittura. Di mezzo, dopo il fallimento commerciale – ma non di critica – di The Armageddon Rag (1983), romanzo di prossima pubblicazione in Italia a opera di Gargoyle Books, un decennio trascorso a Hollywood a lavorare nella produzione della rinata Ai confini della realtà, della serie La bella e la bestia e di svariati altri progetti purtroppo mai arrivati sullo schermo.

Attualmente Martin è impegnato con la stesura di The Winds of Winter, sesto e – quasi certamente – penultimo volume della saga. Intanto Mondadori ha annunciato che La danza dei draghi, il terzo dei volumi in cui è stata suddivisa la traduzione di A Dance with Dragons, sarà pubblicato il prossimo 30 ottobre.