In attesa di vedere proiettato il film a dicembre, le notizie riguardo alla produzione de Lo Hobbit sono piuttosto contraddittorie. Si è parlato molto della tecnologia a 48 frame per secondo (fps) che avrebbe dovuto fornire alla pellicola una nuova patina di magia. Peccato che dopo la visione al Comic-Con dei primi dieci minuti del film le recensioni siano state quasi unanimemente negative. Pare che la qualità delle immagini troppo definite ricordasse quella di una soap opera. I pochi fortunati che lo hanno visto hanno confermato il verdetto. Questo ha allarmato i dirigenti della Warner che, sembra, vogliano approntare una bella inversione di rotta sul formato finale che gli esercenti potranno proiettare.

Fonti non del tutto confermate, ma plausibili, riferiscono che per l’uscita natalizia del 2012 il formato di proiezione sarà a 24 fps, ovvero la qualità classica di ogni film da almeno un secolo. Questo perché, in primis, solo pochissimi i cinema hanno la tecnologia adatta a proiettarlo e, argomento ancora più complesso, la difficoltà oculare dell’essere umano di adattarsi al raddoppio del frame rate standard. In parole povere: tutta la decantata magnificenza che il prodotto dovrebbe fornire viene gettato alle ortiche da un “difetto” congenito dell’umanità che ha una limitata percezione sensoriale. Ma questo, non è detto che sia confermato perché Peter Jackson ce la metterà tutta per realizzare il suo progetto come lo aveva immaginato.

Poi c’è stata la notizia che i due film previsti sarebbero diventati tre. Questo è stato confermato. Peccato che le riprese erano quasi state completate e Sir Jackson si è trovato impelagato in un processo produttivo che ha allungato il brodo perché il capofamiglia ha deciso che così avrebbero mangiato più a lungo. Conoscendo la maniacale precisione e dedizione del regista questo non dovrebbe essere un problema: si richiameranno gli attori, si gireranno nuove sequenze e si lavorerà con la fantasia. Aspettando i quasi scontati risultati positivi ai botteghini, questo dovrebbe fornire il denaro per attuare questo processo di allungamento senza intaccare la qualità.

Il nuovo trailer che è stato rimontato, con l’aggiunta di qualche nuova sequenza, è tagliato nelle parti dove Gandalf o Bilbo fumavano l’erba pipa. Questo per venire incontro alle severe regolamentazioni che determinano il mercato americano che non avrebbe dato il nulla osta alla proiezione per i bambini.

Tutti i fan della “trilogia” stanno facendo il tifo per il regista che sta lavorando alacremente per venire incontro ai bisogni di chi ci mette i soldi per produrre tutto il progetto e di chi pagherà il biglietto per vedere il film. Garantito al 100% da Jackson in persona: e noi fan gli crediamo.

La furia di Smaug - Disegno di Alan Lee
La furia di Smaug - Disegno di Alan Lee
Infine: per quello che riguarda il Drago Smaug, la notizia che l’attore inglese Benedict Cumberbach (reduce dalle fatiche della geniale serie tv Sherlock dove recita accanto a Martin Watson-Bilbo Freeman) avrebbe dato voce e movimenti alla mitologica bestia ha fatto storcere il naso a qualcuno, ritenendo l’attore troppo giovane, anche se dotato di uno straordinario timbro vocale, molto british. Lo stesso attore in un’intervista ha spoilerato qualche anticipazione, rovinando la sorpresa che tutti attendevano.

SPOILER!

Alla domanda (opportuna) della giornalista:

Quando il pubblico potrà vedere Smaug?

Cumberbach ha risposto(inopportunamente):

Penso che il mio occhio si aprirà alla fine del primo film e poi il pubblico avrà il resto di me nel secondo.”

FINE SPOILER!