Arriverà in libreria il 28 febbraio 2013, edito da Gargoyle Books, Sherlock Holmes e il morbo di Dracula (Sherlock Holmes and the plague of Dracula) romanzo di esordio dello statunitense Stephen Seitz. Come il titolo lascia intuire si tratta di un pastiche ottenuto mescolando le storie e i personaggi ideati da Arthur Conan Doyle e Bram Stoker.

La sinossi ufficiale

Estate 1890, Sherlock Holmes e il dottor Watson partono alla ricerca dell’avvocato Jonathan Harker, su incarico della fidanzata Mina Murray. Il giovane è in Transilvania per concludere la vendita di una tenuta, situata poco fuori Londra, da parte di un aristocratico romeno, il Conte Dracula. Al castello del nobile non c’è ombra di Harker, seppure Holmes e Watson constatino tracce della sua avvenuta permanenza, in compenso i due scoprono che il Conte è un vampiro. Dopo l’attacco di tre mostruose creature femminili, Holmes è vittima di una strana malattia e i suoi denti si allungano assottigliandosi. Tuttavia il morbo sembra presto debellato – complice il sapiente ricorso a crocifissi di Watson –, consentendo il rientro del Detective e del suo fedele amico in patria. Qui, però, accadono dei fatti inquietanti: l’arrivo, nel porto della cittadina balneare di Whitby, della goletta russa Demeter con a bordo il solo cadavere del capitano e l’inspiegabile carico di 50 casse riempite di terra; la sparizione di alcuni bambini; la morte della giovane Lucy Westenra – a seguito di un morbo analogo a quello contratto da Holmes in Transilvania – e la raccapricciante profanazione della sua salma. Tutto indica la presenza di un essere alieno, ossia il Conte Dracula, che non solo è approdato in Inghilterra ma è in combutta con il Professor Moriarty, criminale implacabile e arcinemico di Sherlock Holmes. Minaccia per l’integrità del Paese e dell’Europa intera, tale sodalizio metterà a dura prova la sanità mentale e la vita stessa del Detective. Tra bancarotte finanziarie, macchinazioni, assassinii efferati, ricerca febbrile di sangue fresco per placare una sete inconsulta, Sherlock Holmes dovrà venire a capo di un conturbante mistero proveniente dalle inaccessibili tenebre che avvolgono il Conte Dracula.

Un brano

Ho avuto una strana allucinazione, mentre mi recavo dal vestibolo alla mia stanza. Granelli di polvere danzavano sotto i raggi di luna. So che non v’è nulla di insolito, ma sembrava che prendessero forma. Ondeggiando, venivano attratte sempre più tra loro. Non riuscivo a distogliere lo sguardo; vi era qualcosa di ipnotico in quella visione. E poi ho visto tre donne materializzarsi dall’oscurità. […]  

Ciò che ho potuto vedere inizialmente sono stati i loro sorrisi, bianchi denti affilati che luccicavano sotto i raggi di luna, le trecce che aleggiavano libere, i candidi indumenti, morbidi e fluenti. 

Il testo delle alette interne

In Sherlock Holmes e il morbo di Dracula, Stephen Seitz mette a confronto due icone della cultura popolare antitetiche tra loro: Sherlock Holmes – il maestro dell’analisi razionale, in grado di risolvere i casi più intricati grazie alle sue straordinarie doti logico-deduttive – e Dracula, il signore dell’occulto, emblema del molteplice e dell’elusivo, dell’ambiguo e del demoniaco, che agisce perlopiù fuoriscena, mentre la sua presenza si palesa essenzialmente attraverso gli effetti che produce sugli altri.Per l’umano Sherlock Holmes l’incontro/scontro con il principe di tutti i nosferatu significa, dunque, per quanto possibile sfidarne la destabilizzante fugacità e indomabilità.

Seitz riprende l’antefatto del romanzo di Stoker (la compravendita immobiliare voluta da Dracula, che si tiene a cavallo tra Occidente e Oriente) e lo intreccia agli eventi narrati da Sir Arthur Conan Doyle in alcune note indagini sherlockiane (in particolare Il problema finale – dove il Detective viene dato per defunto a seguito di una furiosa lotta con Moriarty tra le cascate del Reichenbach, nelle Alpi svizzere – e La casa vuota – dove si racconta, invece, come Holmes sia miracolosamente scampato alla morte), passando per il cosiddetto “Grande Iato” (quel periodo che va dal 1891 al 1894, in cui il Detective sparisce dalle scene letterarie ma non dal cuore dei suoi appassionati cultori che infatti lo immaginano alle prese con traversie, viaggi e avventure di ogni tipo).

Il risultato è un pastiche fedele,  per stile e atmosfere, ai modelli originari ma condito di variazioni accattivanti, un godibilissimo gioco erudito all’insegna di suspense, horror, azione, politica e romanticismo.

Di Sherlock Holmes e il morbo di Dracula hanno detto: 

Ho preso i personaggi e gli eventi del Dracula stokeriano e li ho trasferiti nell’universo di Sherlock Holmes. La sfida era quella di essere fedele a entrambi, Sir Arthur Conan Doyle e Bram Stoker, e al contempo offrire ai lettori una storia originale.

Stephen Seitz

Un pastiche da quattro stelle! Nessuno mollerà la lettura!

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Altri hanno messo insieme queste due titani della letteratura, ma lo stile di Seitz e l’uso dei personaggi lo pone sul gradino più alto dei pastiche sherlockiani.

Mystery Magazine

Chi ama le avventure di Sherlock Holmes e subisce il fascino di Dracula non dovrebbe perdersi il romanzo di Seitz. Assolutamente incantevole.

Charles Putney, The Bennington Banner 

Per quelli che credono che Holmes – insieme col sovrano del crimine, James Moriarty – sia morto in Svizzera, leggere Sherlock Holmes è il morbo di Dracula sarà una magnifica sorpresa.

Mary Ann Smyth, Bookloons Mystery Bookshelves

L'autore

Nato nel 1954,  Stephen Seitz è giornalista e scrittore. A eccezione di tredici anni trascorsi a Washington, dove ha lavorato per il Dipartimento di Giustizia e dell’Energia del Governo Federale, è sempre vissuto in Vermont. Sherlock Holmes è il morbo di Dracula è il suo primo romanzo.www.stephenseitz.net 

Stephen Seitz, Sherlock Holmes e il morbo di Dracula

Traduzione di Francesco Riezzo

Gargoyle Books - Pag. 200 - 12,90 €

ISBN 9788898172009