Extremis, l'arco narrativo di sei episodi, pubblicati tra il 2005 e il 2006 e poi più volti in volume, tra i quali questo cartonato, è un momento cruciale per Iron Man.

Dopo gli eventi di Avengers Disassembled, questo ciclo di storie aggiornò le origini e lo status del personaggio. Persino la testata regolare ricominciò la numerazione da capo.

Scritta da Warren Ellis e disegnata da Adi Granov la vicenda vede Tony Stark chiamato in causa da una vecchia amica, Maya Hansen, dopo che il collega di quest'ultima alla FuturePharm si è suicidato e una dose di un pericoloso virus tecno-organico di nome Extremis è stata trafugata.

Uno dei motivi ricorrenti del Marvel Universe sono le ricerche sulla riproduzione della formula del Super Soldato che diede origine a Capitan America. Il virus Extremis è in pratica un altro di questi tentativi, tutti falliti, effettuati dalla II Guerra Mondiale in poi.

Non riuscendo a dire di no alla vecchia amica, Tony offre a Maya l'aiuto di Iron Man per riuscire a rintracciare il virus. Ma nel frattempo un umano potenziato di nome Mallen comincia a seminare morte e distruzione. Probabilmente è stato esposto a Extremis.

Nonostante la potenza della sua armatura, Tony Stark dovrà fare delle scelte "estreme" è il caso di dirlo per riuscire a sconfiggere il suo nemico e scoprire chi si celi dietro il complotto per impadronirsi del virus, giocandosi in pratica il tutto per tutto. Insomma il classico punto di svolta dopo il quale "nulla sarà mai come prima".

Poiché si tratta di una di quelle storie che la Marvel di tanto in tanto propone come punto d'inizio per seguire le vicende del personaggio, durante uno degli episodi vengono riproposte in flashback le origini del personaggio, in una versione attualizzata.

Copertina di Tales of Suspense 139. Disegno di Jack Kirby
Copertina di Tales of Suspense 139. Disegno di Jack Kirby
Negli anni '60 Tony Stark subiva l'incidente che gli danneggiava il cuore durante la guerra del Vietnam e nei '90 durante quella del Golfo. Ora l'origine è stata spostata al conflitto in Afghanistan.

Per il resto sono veramente pochi i particolari diversi. Chi ha visto il primo film troverà che riprende questa versione.

Ma il film attinge a piene mani anche agli elementi visivi di Extremis. Granov ha reinventato sia l'aspetto della prima armatura, in una cover che cita l'originale di Tales of Suspense n.39, del marzo 1963, ad opera di Jack Kirby (che fu il vero ideatore grafico del personaggio, anche se i disegni interni erano di Don Heck) che quella della sua versione attuale. E questo design è stato ripreso nei film, ai quali Granov ha collaborato.

La versione di Adi Granov della copertina di Tales of Suspense 139.
La versione di Adi Granov della copertina di Tales of Suspense 139.
Il tratto iperrealistico di Granov eccelle nelle prove tecniche e nella struttura della figura umana. Gli sfondi non sono molto vari perché il disegnatore è molto concentrato sui personaggi.

La gestione della tavola è senza infamia e senza lode e tradisce una origine da illustratore più che narratore per immagini. Presa da sola ogni singola vignetta è molto bella, ma l'equilibrio delle tavole non fa gridare al miracolo.

Molte splash page, per non parlare della copertine, meriterebbero di essere incorniciate.

Avessi recensito a suo tempo questa storia avrei detto che si trattava di un buon arco narrativo,  con un intreccio moderatamente complesso, ma non certo di un capolavoro. La storia scorre con molta velocità, qualche colpo di scena e sequenze spettacolari che danno modo al disegnatore di mostrare le sue doti. Se si guarda al bilancio complessivo tra storia e disegni, si tratta comunque di una buona lettura che non fa rimpiangere l'acquisto.

Tavola di Adi Granov da Extremis
Tavola di Adi Granov da Extremis

Quello che doveva fare la storia era ripresentare in chiave moderna il personaggio e a rilanciarlo, mettendo sul piatto dei temi da sviluppare in seguito. Col senno di poi questo è quello che effettivamente è avvenuto, visto che non solo Iron Man ha riguadagnato la fama perduta tra gli appassionati dei fumetto, guadagnandone di nuovi, ma ha sfondato al cinema grazie a molte delle idee della storia.

Si tratta dunque di un'opera fondamentale nella storia del personaggio a prescindere dai suoi meriti narrativi.

Il volume cartonato che recensisco, oltre ad avere tutte le cover è arricchito da schizzi e disegni preparatori, nonché da pagine della sceneggiatura originale che lo rendono un pezzo da collezione per veri fan.