Olonomico è un romanzo che mette nel frullatore diversi elementi narrativi.

Un'ambientazione larger than life, un Impero, chiamato Impero Connettivo, la cui estensione è spazio-temporale. Come spiegarlo... 

La storia ci dice che l'Impero Romano è iniziato nel 27 aC ed è caduto nel 395 DC, anno in cui è stato scisso in due. 

La ipotetica storia dell'Impero Connettivo non ha un inizio e una fine. Si tratta di un dominio virtualmente infinito, contemporaneo, dei multiversi e dei multitempi. Ieri, oggi, domani, sempre. In tutti i luoghi. In tutte le realtà, con le loro eventuali divergenze.

Almeno così lo figuro se penso al quadro che descrive Sandro Battisti nel raccontare due linee narrative principali: il confronto-scontro tra l'imperatore Totka_II e Sillax, il più alto funzionario, che però ha obiettivi propri sul destino delle Terre Infinite in cui l'Impero domina.

Qual è il ruolo dei giovani Lycia e Storm in questo complesso affresco?

Inoltre la raggiunta postumanità, il presupposto sogno di perfezione ed eternità, a cosa hanno portato? C'è ancora umanità in esseri che sembrano averla trascesa?

Domande, tante. Come ogni buona narrazione Sandro Battisti cerca di rispondere a molte, ma non aspettatevi solo questo.

Molti saranno gli interrogativi davanti ai quali lo stesso lettore dovrà barcamenarsi, con uno sforzo non comune, per districarsi in una prosa non facile, che diventa forma e contenuto in sé.

Olonomico non racconta solo una storia o più storie, ma è il contenitore di sperimentazioni, di azzardi visivi e linguistici, di metafore che quantisticamente sfuggono nello stesso momento in cui si crede di averle afferrate, proprio perché è la loro presunta percezione ad alterarle.

La sintesi del romanzo è nel termine che gli da il nome che significa varie cose a seconda del contesto.

Etimologicamente  holos deriva dal greco “intero”, “tutto”; nomos da “norma”, “legge”.

In robotica indica il rapporto tra i gradi di libertà controllabili e quelli non controllabili di un robot.  Un robot è detto olonomico in pratica se tutte le direzioni che può prendere sono controllabili. (1)

La teoria del cervello olonomico di David Bohm e Karl H. Pribram in pratica descrive una mente dal funzionamento rispondente ai principi della meccanica quantistica (detto in soldoni, se volete approfondire (2) e (3)).

In buona sostanza siamo di fronte al tentativo di inserire in una narrazione che riprende dei topoi narrativi usati e conosciuti, l'Impero, le congiure, gli intrighi, rifacendosi a una tradizione consolidata (il confronto Totka_II e Sillax), mescolandoci il viaggio eroico, la scoperta del sè (l'odissea di Lycia e Storm), la storia alternativa, senza dimenticare anche una componente romance ed erotica, per farli letteralmente a pezzetti, sparpagliandoli per tutti le direzioni possibili, verso tutti i finali possibili, verso tutte le trame possibili. Questa almeno è stata la mia percezione del romanzo, o dei multi-romanzi oserei dire.

Una operazione ambiziosa, sfrontata come tutte le sperimentazioni, ma che non rinnega i suoi padri nobili, dai biografi dell'antica Roma ad Asimov, senza dimenticare Michael Moorcock e i suoi Multiversi e i Campioni Eterni.

Si tratta comunque di una lettura multi-livello, apprezzabile al solo scopo di trarre divertimento dalla trama e dall'intreccio ma che riesce a trovare la sua completa realizzazione se il lettore si immerge con attenzione, anche a rischio di perdersi.  Dopo l'iniziale smarrimento, come una goccia di senape di Digione apre le narici, anche una sola frase del romanzo allarga le porte della percezione oltre le pagine del libro, nelle sue infinite versioni possibili.

Aver solo provato a concepire un quadro complesso, a infiniti gradi di libertà, merita plauso e attenzione. Narrativamente Battisti ha ancora molte frecce al suo arco, perché nel corso del tempo ha costruito un mondo narrativo solido, tra racconti, fumetti e romanzi, con una forte coerenza interna nonostante l'apparenza del caos quantistico. Tante storie possono essere raccontate nei multiversi dell'Impero Connettivo.

(1) http://tempoditech.blogspot.it/2010/10/la-parola-del-giorno-olonomico.html

(2) http://spaziomente.wordpress.com/2012/07/19/un-pianoforte-nel-nostro-cervello-la-teoria-del-cervello-olonomico-ii-parte-di-silvia-salese/

(3) http://it.wikipedia.org/wiki/David_Bohm