E se Tim Burton fosse stato giapponese? La scuola più pazza del mondo è la risposta a questa ipotetica domanda. Co-sceneggiato (insieme a Yoichi Komori) e diretto da Hitoshi Takekiyo, La scuola più pazza del mondo (Hôkago middonaitâzu in lingua originale) è uscito nel 2012 nel Sol Levante e a due anni di distanza debutta da noi grazie a Microcinema Distribuzione, che lo porta in Italia come film di Carnevale, nonostante le atmosfere siano molto adatte anche alla festa di Halloween. Tutto ha inizio quando, durante un open day della scuola elementare St. Claire, il Super Trio - composto dalla Super Peste Miko, dalla Super Vanitosa Mako e dalla Super Secchiona Mutsuku - si imbatte nel modellino anatomico del corpo umano dell'aula di scienze. Il modellino, ribattezzato signor Nudo, viene sbeffeggiato e scarabocchiato dalle ragazzine. Ma il signor Nudo ha una propria personalità e si anima ogni notte. Ha persino un vero nome - signor Kun - e un valido alleato nello scheletro Barone, e giura di vendicarsi del Super Trio. Con l'aiuto della Coniglio Mafia, il signor Kun fa recapitare a Miko, Mako e a Mutsuku, gli inviti per la festa di Mezzanotte, in cui le ragazzine dovranno affrontare tre prove (la piscina, l'aula di informatica e l'aula di musica), sconfiggere un mostro che infesta i bagni della scuola da quaranta anni e salvare la St. Claire. 

Lo stile cartoonistico occidentale abbraccia in La scuola più pazza del mondo alcuni topoi della cultura orientale (l'aula di musica, gli ammiccamenti velatamente sessuali). Il risultato è un film che prende il meglio da entrambe le tradizioni e ha le carte in regola per divertire i più piccoli ed essere apprezzato dai più grandi, soprattutto coloro che sono appassionati di animazione. La qualità dei disegni e la fluidità dell'animazione sono ben messe al servizio della storia e dei personaggi, pochi ma ben caratterizzati a livello di character design. La trama ha una struttura semplice da seguire e anche se alcuni passaggi possono risultare non proprio chiarissimi, la storia in generale non presenta punti oscuri. Il Super Trio presenta tre ragazzine molto diverse ma che insieme funzionano e se il signor Kun e lo scheletro Barone sono personaggi ambivalenti ma sostanzialmente positivi, la Coniglio Mafia riesce a fornire il giusto supporto comico al film con una punta di macabro (i coniglietti hanno metà corpo composto da muscoli perché anche loro, come il signor Kun, sono in realtà dei modellini anatomici). Particolarmente interessanti sono la fotografia e le musiche, che sono rimaste in giapponese, una scelta apprezzabile. 

La scuola più pazza del mondo è un film per cui forse non siamo ancora pronti, che non ha nulla in comune con il rassicurante mondo Disney, ma non è neppure un film giapponese come possono esserlo le opere di Miyazaki. Consigliato soprattutto a chi non ha paura delle sfide... e dei fantasmi.