Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale, ed è il New York Times a confermarlo: da febbraio Marvel Comics rilancerà il personaggio di Pantera Nera, in una serie regolare tutta sua. Le matite saranno affidate a John Romita Jr. e i testi al regista cinematografico Reginald Hudlin. I primi sei numeri racconteranno nuovamente le origini di Pantera Nera, mentre nei successivi sei numeri la pantera incontrerà altri personaggi Marvel quali gli X-men, i Vendicatori e l'Uomo Ragno.

Nato nell'Aprile 1966 sulle pagine di Fantastic Four, T'Challa (alias Pantera Nera) è il sovrano del regno immaginario di Wakanda, posto nel cuore dell'Africa Nera e unica miniera mondiale del preziosissimo metallo "Vibranium". Venerato dal suo popolo come un dio, oltre che come Re, è dotato di forza e agilità sovraumane donategli dalle magiche pozioni d'erbe dei suoi sciamani. Pantera Nera ha trasformato il suo regno in un orgoglioso ibrido di cultura tribale coesistente con l'ultratecnologia occidentale venuta a estrarre il Vibranium. Sotto l'illuminato comando della Pantera, i profitti che il metallo assicura vengono utilizzati a beneficio del popolo di Wakanda, spingendolo così verso una modernizzazione che non snatura la fierezza delle tradizioni tribali.

Superfluo precisare, a questo punto, che T'Challa è nero. Nero nel costume di battaglia e nell'epidermide: Il primo supereroe nero nella storia dei fumetti made in USA.

L'apice della valorizzazione di T'Challa venne raggiunto nel 1974, con l'innovativa miniserie La Rabbia della Pantera: un gioiello per lirismo dei dialoghi e pregnanza di riflessioni filosofiche sul tema della guerra.

Scritto da Don McGregor e illustrato a più mani da Rick Butler, Gil Kane e Bill Graham, La rabbia della Pantera è un piccolo capolavoro fumettistico (che tuttora farebbe sfigurare la maggior parte delle sopravvalutate serie supereroistiche odierne) nel quale assistiamo al rientro di T'Challa nella sua patria scossa da una guerra civile innescata dall'avidità occidentale per il Vibranium. Immediatamente dopo questo ciclo di storie, Don McGregor decise di alzare la posta in gioco e avviò un'altra miniserie: La Pantera contro il Ku-Klux-Klan, ambientata negli Stati Uniti del sud. Ma con questa scelta sembrò spingersi troppo oltre, e in Marvel si decise di sospendere il ciclo, lasciandolo incompiuto, per varare una serie regolare della Pantera Nera basata su trame supereroistiche più tradizionali (collana ben presto defunta per scarse vendite).

Oggi Marvel rilancia la Pantera e si spera che sappia sfruttare il personaggio sia per classiche storie di supereroi che per parlare nuovamente di temi umani e razziali (nel secondo ciclo di storie annunciato per serie regolare, Pantera Nera dovrebbe incontare - oltre ai già citati - anche alcuni personaggi Marvel "neri" quali Luke Cage, Blade e Tempesta) e non solo per attrarre più lettori di colore. Si sa per certo, inoltre, che il progetto di un film su Pantera Nera è stato da tempo opzionato dalla stessa casa di produzione che ha curato la trasposizione cinematografica di Blade (e suoi sequel). L'ultima notizia in proposito però risale al 2002, quando durante il tour promozionale spagnolo di Wesley Snipes per Blade II, l'attore confermò in una intervista di essere stato scritturato per interpretare il ruolo di protagonista nel film su Pantera Nera. La lavorazione sarebbe dovuta cominciare nel 2003 ma è stata probabilmente rimandata visto il successo della serie Blade, di cui è imminente l'uscita del terzo episodio.