Se Peter Jackson è stato il primo a girare tre film in una volta con la trilogia del Signore degli Anelli, James Cameron sembra non voler restare indietro. Il regista americano ha ben tre sequel in programma per Avatar, e sembra stare approfittando dell'occasione non solo per sperimentare nuove tecnologie al servizio dell'industria cinematografica - un suo tratto distintivo - ma anche per portare un approccio nuovo alla scrittura di sceneggiature cinematografiche.  

Per ora le notizie confermate non sono molte; si sa che Avatar 2 arriverà nei cinema nel dicembre 2016, e che i successivi film lo seguiranno - se la scaletta non cambia - a un anno di distanza l'uno dall'altro, rispettivamente a dicembre 2017 e 2018. 

La prima occasione per avere notizie più precise direttamente è arrivata la scorsa settimana, quando Cameron ha rilasciato un'intervista al LA Times Hero Complex Film Festival in cui è etrato nel dettaglio del processo di scrittura dietro ai film. Com'è intuibile, tre film, tutti sequel di una storia già realizzata, richiedono un approccio particolare: come scrivere una storia abbastanza ampia da potersi sviluppare per ben tre produzioni? Come restare coerenti con quanto già visto sullo schermo? Quanto si può cambiare rispetto a ciò che si è fatto finora?

"Abbiamo tentato un esperimento." Ha dichiarato il regista: "Volevamo girare i tre film in contemporanea, il che significa poter iniziare a filmare solo dopo che tutte e tre le sceneggiature fossero state approvate dalla produzione. Questo rendeva impossibile per me lavorare in solitaria su ognuna delle tre storie, ci avrei messo troppo tempo, e rendeva necessario un processo in parallelo, ovvero lavorare insieme a più scrittori. La migliore esperienza di collaborazione con altri autori che ho avuto in vita mia risale a quando lavoravo a Dark Angel, in tv, perché l'ufficio degli sceneggiatori di una serie è un ambiente creativo e molto divertente."

Cameron ha proseguito descrivendo come ha deciso di scegliere uno sceneggiatore per ogni film e di come abbiano passato mesi di lavoro quotidiano strutturando, tutti insieme, l'intero arco narrativo della trilogia. Solo una volta definito a grandi linee tutto il quadro generale della storia il regista ha assegnato a ogni scrittore un singolo film di cui realizzare la sceneggiatura vera e propria. 

Per dirla nelle parole del regista: "Questo significa che chi sta scrivendo il film numero tre [inteso non come il conclusivo della nuova trilogia ma come il terzo cotanto l'originale Avatar, n.d.r.], sa perfettamente cosa viene prima e cosa seguirà tutto ciò che sta scrivendo. Per tutti noi è qualcosa di completamente nuovo nella scrittura cinematografica, e un cambio di prospettiva eccitante e emozionante. Non so se il risultato sarà grande cinema, ma sicuramente è stato fondamentale per cogliere appieno la dimensione epica di queste storie."

Forse la parte più interessante riguarda tutto ciò che Cameron ha scritto e che non troverà spazio, almeno non direttamente, nelle sceneggiature; il regista ha dichiarato di aver passato un anno a scrivere oltre 1500 pagine di "bibbia" (termine con cui viene indicato tutte le informazioni di background utili di una serie tv), ricco di dettagli sul mondo di Avatar, la sua natura, i luoghi, l'ecologia, le creature che lo abitano, le società che ospita e le loro storie. Cameron: "Volevo comunicare chiaramente che c'è molto di più sotto la superficie, molte più storie oltre a quanto vedremo sullo schermo." Sicuramente è riuscito a sollevare la nostra curiosità.