Volendo riassumere molto concisamente Minuscule - La valle delle formiche perdute potremmo dire che racconta l'epica lotta di una coccinella contro una tribù di agguerrite formiche rosse. La vicenda prende le mosse dai resti del pic-nic in campagna di una coppia di giovani sposi; lei è prossima al parto e i due sono costretti a rientrare in macchina in fretta e furia, lasciando parecchi, succulenti avanzi a disposizione dell'ecosistema animale. A giungere per prime sul posto sono le formiche nere con cui la coccinella si allea dopo essersi allontanata dalle sue simili, tra cui si è sempre sentita fuori posto perché non molto portata per il volo. 

L'idea di Minuscule, sviluppata dai registi e sceneggiatori Thomas Szabo e Hélène Giraud, è nata per il cinema, tuttavia la coccinella e le formiche hanno debuttato in un corto per cinema e TV che è stato sviluppato anche come serie per il piccolo schermo. La formula prevede un film girato con una tecnica di animazione mista, in cui le rare scene in cui sono presenti degli esseri umani o delle macchine si armonizzano bene a quelle, più cartoonistiche, in cui è la natura a farla da padrona. Pur privo di dialoghi il film è arricchito dalla colonna sonora che ben sottolinea ogni scena, da quelle di azione a quelle più riflessive. Girato nei parchi nazionali francesi del Mercantour e del des Ecrins, il film vuole mostrare, dietro l'apparente epicità della battaglia tra formiche per le zollette di zucchero, gli effetti sull'ecosistema dell'inquinamento umano.

A metà strada tra favola ecologista e storia di formazione, il film ha una buona animazione e la coccinella è carina e coccolosa al punto giusto. Tuttavia, nonostante il successo riscosso in patria, Minuscule è un film che ha pochi elementi adatti ad attrarre uno spettatore nostrano: l'assenza di dialoghi rischia di non interessare i più piccoli e far sbadigliare i grandi  accompagnatori che sono invece quelli che più potrebbero - e dovrebbero - percepire il sottinteso sull'inquinamento.