Estate 2016. Simone Pedroni torna a dirigere laVerdi in Star Wars: A Musical Journey, un affresco musicale firmato John Williams.

L'appuntamento è per giovedì 14, venerdì 15 e domenica 17 luglio all'Auditorium di Milano, largo Mahler.

La sinossi

Simone Pedroni, pianista di fama internazionale e “artista in residence” a laVerdi, torna come direttore alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dopo il successo dello scorso anno, in un triplo concerto dedicato alle musiche scritte da John Williams per la saga cinematografica di Star Wars.

Appuntamento giovedì 14 (ore 20.30), venerdì 15 (ore 20.00) e domenica 17 luglio (ore 18.00), all’Auditorium di Milano; sul palco di largo Mahler anche il Coro Sinfonico diretto da Erina Gambarini.

La proposta di questo programma all’Auditorium di Milano nel settembre 2015 generò un successo senza precedenti – spiega il Maestro Pedroni – e quindi, dato che la Saga di Star Wars si è arricchita di un nuovo capitolo con Episodio VII, Il risveglio della forza, anch’esso musicato da Williams, ho deciso di ristrutturare il programma, includendo i cinque nuovi brani arrangiati da Williams stesso, in prima esecuzione italiana, e di proporre due estratti di rara esecuzione da Episodio IV ed Episodio III che per motivi di timing non era stato possibile eseguire nel precedente concerto.

Oggi tutte le maggiori orchestra includono nei loro programmi sinfonici estratti dalle colonne sonore della saga di Star Wars, ma laVerdi ed io deteniamo tuttora il primato della proposizione di queste musiche nella loro interezza, conferendo loro la giusta prospettiva emotivo-drammatica di racconto epico e di reale compiutezza espressiva.

Ma l’appuntamento con la prima locandina della stagione estiva de laVerdi riserverà più di una sorpresa, non solo di sapore musicale. Al triplice evento prenderanno parte anche i figuranti della Legione 501st Italica Garrison e della Rebel Legion Italian Base, i due gruppi di costuming Star Wars ufficializzati da Lucasfilm: i coraggiosi cavalieri Jedi con le loro spade laser, il temibile Darth Vader, i mitici Stormtroopers, l’eroico Han Solo e tanti altri personaggi saranno presenti all’Auditorium di Milano per far conoscere al pubblico il magnifico universo di Star Wars e rendere omaggio alla musica di Williams che tanto ha concorso a crearne il mito.

Il pre-concert talk 

Non è tutto. Giovedì 14, al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro (ore 18.00), una pre-concert talk di introduzione al concerto vedrà Massimo Privitera e Maurizio Caschetto, direttore e vicedirettore della testata web ColonneSonore.net., intervistare Simone Pedroni insieme a Emilio Audissino, autore del primo libro-analisi sulla musica di John Williams (John Williams's Film Music: Jaws, Star Wars, Raiders of the Lost Ark and the Return of the Classical Hollywood Music Style, University of Wisconsin, 2014, 346 pp).

Caschetto parlerà dell’esalogia di Guerre Stellari e del primo capitolo della nuova trilogia (Episodio 7), tramite esempi audio e video sulla saga lucasiana.

Naturalmente, tutti i fan di Star Wars sono invitati a venire in Auditorium con i costumi e gli accessori che preferite e… che la Forza sia con voi!

Il programma

John Williams (1932)

Star Wars: A Musical Journey

Main Title – Anakin’s Theme – The Flag Parade – Yoda’s Theme

The Adventures of Jar Jar – Duel of the Fates – Across the Stars

Anakin’s Betrayal – Imperial March (Darth Vader’s Theme) – The Death of PadméBattle of the Heroes – Cantina Band – Here They Come – Princess Leia’s Theme

The Asteroid Field – Luke & Leia – The Forest Battle – March of the Resistance

Ray’s Theme – Scherzo for X-Wings – The Jedi Steps – Kylo Ren and Finn’s Falcon Fight – The Throne Room and End Title

Le ragioni di un programma

Star Wars: A Musical Journey di Simone Pedroni

Nel 900 il cinema ha assunto lo stesso grado di popolarità che nell’800 aveva il melodramma e noi, compositori di musica per film, abbiamo un’enorme opportunità e responsabilità, sapendo che la nostra musica raggiungerà milioni di persone.

Così si esprimeva pìù di 30 anni fa John Williams, ed è questa la frase che ha generato in me il desiderio di proporre un programma incentrato sugli arrangiamenti concertistici scritti da Williams per la saga cinematografica di Star Wars.

Il manifesto di Guerre Stellari del 1977
Il manifesto di Guerre Stellari del 1977

La complessità, l’efficacia e la bellezza delle musiche di Williams stanno sempre più interrogando la critica, specialmente quella più avversa alla musica per film tout-court, basti ricordare il caso del cinematografaro Nino Rota, le cui opere, come quelle di Williams, hanno una assoluta coerenza musicale intrinseca che le rende autonome anche slegate dalle immagini per cui sono state pensate.Williams possiede inoltre il dono, proprio solo dei grandi compositori, di saper raccontare con il suono l’indicibile, ciò che né la recitazione, né la sceneggiatura, né la regia, né il montaggio potranno mai esprimere.

Non si può non trascurare che ci sono due generazioni di giovani e anche di non più giovani che hanno conosciuto il suono di un’orchestra sinfonica per l’esclusivo tramite delle musiche scritte da Williams per i più svariati generi di film, da Schindler’s List a E.T., da Indiana Jones a Incontri ravvicinati del terzo tipo, da Nato il 4 di luglio a JFK, da Lo squalo ai recenti Lincoln e Storia di una ladra di libri.

Io stesso, all’età di 14 anni, dopo aver intrapreso già da alcuni anni lo studio della musica,ricordo, come fosse oggi, lo stupore provato nell’accorgermi che ciò che rendeva esilaranti le immagini di Return of the Jedi era un’orchestra sinfonica che eseguiva una difficilissima partitura di due ore: tale fu la sorpresa che lo vidi tre volte di seguito.

Ignaro del successo che la sua musica per Star Wars avrebbe avuto (l’unico album di musica sinfonica che abbia venduto più di 4 milioni di copie), Williams si è anche reso protagonista preminente del ritorno della grande orchestra sinfonica per l’incisione delle colonne sonore per film, ridonando legittimità e onore ad un genere per cui si era strenuamente battuto un compositore della generazione precedente, Bernard Herrmann.

Avvalendosi Williams della tecnica wagneriana del Leitmotiv, che in Star Wars lega un personaggio, una situazione, un momento scenico ad un proprio tema musicale, ho deciso di strutturare il programma come Opera senza canto, ispirandomi al titolo del bellissimo libro di Emilio Sala: solo così si potrà capire come il tema musicale del piccolo Anakin si trasformerà nella malvagia Imperial March che accompagna Darth Vader. I brani del programma sono quindi disposti in ordine cronologico in una sorta di fantastico Musical Journey che ci farà ritornare bambini, trasportandoci, anche se solo per qualche istante, in una ‘…galassia lontana lontana…’.

Chi è John Williams

John Williams dirige la colonna sonora di Star Wars: il risveglio della Forza.
John Williams dirige la colonna sonora di Star Wars: il risveglio della Forza.

John Towner Williams nasce a Flushing, Queens (New York), l’8 febbraio 1932. Il padre è John Francis Williams, percussionista membro del celebre “Raymond Scott Quintette.” John inizia a suonare il pianoforte a sette anni, studiando anche il trombone, il clarinetto, la tuba, il violoncello e il fagotto.

Nel 1948 si trasferisce a Los Angeles con la famiglia. Dirige e arrangia per le orchestre studentesche fin dai tempi del liceo. Diventa allievo del pianista e orchestratore hollywoodiano Robert Van Epps e in seguito del compositore Mario Castelnuovo Tedesco. Frequenta anche i corsi di musica della UCLA – University of California at Los Angeles.

Dal 1952 al 1954 svolge il servizio militare in aeronautica, arrangiando e dirigendo musica per la banda militare. Si trasferisce poi a New York, dove viene ammesso alla prestigiosa Juillard School of Music studiando pianoforte con la famosissima Rosina Lhévinne ed avendo come compagno di classe Van Cliburn. Contemporaneamente lavora come pianista jazz nei locali della città.Nel 1956 si trasferisce a Los Angeles e viene assunto dalla Columbia Pictures and Records come pianista. Attivo come compositore cinematografico dall'inizio degli anni '60 – con il nome di “Johnny Williams” – nel 1969 riceve la prima nomination all’Oscar per Boon il saccheggiatore (The Reivers) e nel 1972 vince il primo dei suoi cinque Oscar per la direzione e gli arrangiamenti musicali di Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof).

Sugarland Express (1974) segna l'inizio di un lungo e fruttuoso sodalizio artistico con Steven Spielberg, che con Lo squalo (Jaws, 1975) darà enorme visibilità a entrambi – il film fa vincere a Williams il suo secondo Oscar (ma il primo per musiche originali).

Nel 1977 inizia il lungo percorso a fianco di George Lucas nella saga di Star Wars e vince il terzo Oscar. Williams continuerà a lavorare alla saga di Star Wars per i successivi 38 anni.

Nel 1980 viene nominato direttore della Boston Pops Orchestra (l'orchestra più famosa d'America). Nel 1985 compie la prima tournee americana con i Boston Pops e nel 1987 la prima tournee in Giappone. Alla fine del 1993 lascia la carica e diventa direttore emerito, mantenendo un'attiva collaborazione con l'orchestra.Nel 1984 viene chiamato a scrivere il tema ufficiale delle Olimpiadi di Los Angeles (Olympic Fanfare and Theme), iniziando una lunga collaborazione con il Comitato Internazionale Olimpico: nel 1987 scrive We're Looking Good per le Paralimpiadi; nel 1988 Olympic Spirit per i giochi di Seul, e nel 1996 il tema ufficiale del centenario delle Olimpiadi moderne (Summon the Heroes). Nel 2002, nel giorno del suo settantesimo compleanno, dirige in mondovisione Call of the Champions, per le Olimpiadi invernali di Salt Lake City. Williams è stato insignito dell'Ordine Olimpico.

Nel 2006, è candidato all'Oscar per due film – cosa non inusuale per lui – e sorpassa così le 43 nomination del compositore Alfred Newman, diventando la seconda persona con più candidature nella storia – dopo Walt Disney. Ad oggi, Williams ne ha accumulate 49.Compositore di molta musica concertistica oltre che di musica per film, Williams è tuttora attivissimo: questa estate è stato eseguito a Lenox (Massachusetts, U.S.A.) Just Down West Street…On the Left, commissionatogli per il 75° anniversario del Tanglewood Music Center.

Simone Pedroni

Simone Pedroni
Simone Pedroni

Simone Pedroni, direttore. Allievo di Piero Rattalino al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano e di Lazar Berman e Franco Scala all'Accademia "Incontri col Maestro" di Imola, nel 1993 vince la Gold Medal ed il Premio di musica da camera al Concorso Van Cliburn in Texas. Da allora è stato solista con alcune tra le più importanti orchestre del mondo ed ha collaborato con direttori come Sir Yehudi Menuhin, Vladimir Spivakov, Zubin Mehta, Eliahu Inbal, Stanislav Skrowachevsky, Gianadrea Noseda, Roberto Abbado, Antonello Manacorda, Oleg Caetani, Leonard Slatkin, Riccardo Chailly e Vladimir Ashkenazy. Con l'Orchestra da Camera di Praga ha effettuato una tournée di 29 concerti negli Stati Uniti. Si è esibito al Teatro alla Scala di Milano, alla Carnegie Hall di New York, alla Herkulessaal di Monaco, alla Filharmonia Narodowa di Varsavia, al teatro Colòn di Buenos Aires, oltre a numerosi concerti negli Stati Uniti d’America, Giappone e Cina. Ha inciso per Philips-Classics, per la Bottega Discantica (Variazioni Goldberg di Bach e musiche di Liszt) e per LOL-records musiche di Mussorgsky, Pärt, Schubert, Scarlatti, Bach/Busoni, Chopin, Gottschalk, Horowitz (disponibili anche su iTunes). Dalla stagione 2007/08 è artista in residence dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Ha eseguito la prima assoluta del Concerto per pianoforte e orchestra di Luis Bacalov scritto per Pedroni e laVerdi e ha registrato per Decca il Concerto in mi “Piccolo mondo Antico” di Nino Rota sempre con laVerdi diretta da Giuseppe Grazioli. Recentissima la diffusione in mondovisione del Van Cliburn Memorial Concert in cui Pedroni ha eseguito musiche di Liszt e la Suite di John Williams dal film Lincoln. Dall’estate del 2014 è direttore artistico del Festival di musica da camera Da Bach a Williams che si svolge nel suggestivo teatro di Alagna Valsesia ai piedi del Monte Rosa. Nel settembre 2015 debutta come direttore d’orchestra con laVerdi, con un programma dedicato alle musiche di John Williams per Star Wars che registra il tutto esaurito con grandissimo successo di pubblico e critica. Suona regolarmente in duo col violoncellista Luca Franzetti. Tra i prossimi impegni suonerà per Ferrara Musica ed entro il 2016 pubblicherà per la californiana etichetta Varèse-Sarabande un intero cd dedicato a trascrizioni per pianoforte di John Williams, tra cui alcune prime incisioni assolute.

Erina Gambarini

Erina Gambarini
Erina Gambarini

Erina Gambarini, maestro del coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King. Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.