I sequel alla Pixar non sono furbata. Questo ha più o meno affermato in una intervista rilasciata a Entertainment Weekly il suo presidente Jim Morris.

Il nostro piano era quello di produrre un anno un originale e l'anno successivo un sequel, se fossero venute fuori idee per farlo, ha detto Morris. Se aggiungiamo i film successivi a quelli correnti, in realtà ne risulta esattamente questo: sette sequel a fronte di 21 originali, dal momento in cui siamo stati acquistati dalla Disney [nel 2006].

Morris ha in pratica spiegato che questi sequel sono stati concepiti dagli stessi creativi che hanno realizzato i primi episodi, ma non nell'ordine e nei tempi aspettati. Tant'è che sia i seguiti di Toy Story, Alla ricerca di NemoCars o Gli Incredibili, sono stati messi in produzione solo quando John LasseterAndrew Stanton e Brad Bird hanno avuto le idee giuste.

Il regista prima di tutto

Molti studi programmano un seguito appena realizzano un film di successo, ma il nostro modello di business è basato sui registi, e non realizziamo seguiti finché il regista di un film originale non abbia avuto un'idea che gli piaccia e che sia disposto a portare avanti , spiega Morris.

Un seguito è in un certo senso meno difficile [dell'originale] perché ha già un mondo definito su cui lavorare che, da un lato, è anche un vincolo, da un altro canto ci sono delle aspettative che non puoi deludere.

Wall-E al momento non avrà un seguito
Wall-E al momento non avrà un seguito

I creativi della Pixar non stanno certo con le mani in mano, spiega Morris:

Pete Docteur (Inside Out) ha un'idea originale per il suo prossimo film. Brad Bird, dopo aver diretto Ratatuoille, sta lavorando a Gli Incredibili e non ne abbiamo parlato (del seguito di Ratatuoille). Wall-E è nel mio cuore sin da quando l'ho prodotto. Sarebbe bello tornare a visitare quel mondo e fare sapere a tutti come gli umani sono riusciti a sopravvivere dopo essere ritornati sul loro pianeta inquinato. Ma è vero che una storia d'amore ha un inizio, un centro e una fine, e al momento non abbiamo davvero pensato ad altre storie ambientate in quei mondi. 

I prossimi progetti Pixar

E da questo segue che nella programmazione da qui al 2019, dopo The Incredibles 2, non sono previsti sequel. Morris ha spiegato:

Tutto quello che faremo dopo Toy Story e Gli Incredibili sarà originale. Dopo The Incredibles 2 nel 2019, i prossimi due film Pixar, previsti al momento per marzo e giugno 2020, sono entrambi originali, indipendenti l'uno dall'altro e ambientati in "inusuali ma credibili mondi che ci portano in direzioni diverse da quelle seguite in passato". Dopo questi abbiamo due altri film originali in pre-produzione che non sono ancora stati inseriti nel calendario degli studi ma che sono "altamente gradevoli". Al momento non sono previsti altri sequel.

Toy Story 4 in lavorazione
Toy Story 4 in lavorazione

Quindi non una uscita dal "business" del sequel si tratta, ma semplicemente il ribadire che, quando viene prodotto un film, si pensa al realizzarlo al meglio, mettendoci dentro tutte le idee che si ritengono buone, senza pensare a risparmiarle per eventuali seguiti, che verranno prodotti se e quando ci saranno idee ritenute altrettanto buone. 

Se non ricordate male, anche Clark Spencer, quando lo incontrammo a Milano, ci parlò di una identica strategia per i Walt Disney Animation Studios, l'altra costola delle produzioni Disney/Pixar.

Un americano a Milano: incontro con Clark Spencer

Un americano a Milano: incontro con Clark Spencer

Articolo di Emanuele Manco Venerdì, 9 ottobre 2015

Il resoconto dell’incontro con il produttore di Zootropolis, prossimo film dei Walt Disney Animation Studios.

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Di Zootropolis, Spencer ci disse che la produzione si era concentrata sulla storia del film e su quei personaggi, cercando di svilupparla in modo che il film si reggesse da solo, pur se inserito in un contesto più ampio.

Ricordò infatti che John Lasseter non è in realtà propenso alla realizzazione di seguiti, a meno che i registi non propongano una storia veramente valida.

Spencer non escluse la possibilità di un secondo film ambientato a Zootropolis, ma precisò che lo scopo principale della realizzazione di un film è quello di creare una storia autoconclusiva.

Non è per la realizzazione di eventuali seguiti che si producono i film, ribadì Spencer in quella occasione.