Dalla Edizioni Piemme il romanzo La figlia del Faraone (The Pharaoh’s Daughter, 2015)  della scrittrice statunitense Mesu Andrews.

È risaputo che da tempo negli Stati Uniti (ma anche in molti altri paesi) romanzi storici a sfondo biblico ma anche relativi ad altre antiche popolazioni hanno un successo enorme.

La scrittrice Mesu Andrews da tempo si è specializzata in questo campo e questo suo recente romanzo è il primo titolo della serie Treasures of the Nile, il titolo del secondo volume, già disponibile nelle librerie Usa è Miriam e narra la storia della sorella di Mosè, della sua famiglia e della scelta che si trovano a prendere tutti gli ebrei: restare schiavi in Egitto oppure fuggire verso la terra promessa.

Nel presente romanzo seguiremo la vita della figlia del faraone Akhenaton. La madre muore quando la bambina ha l'età di cinque anni, pertanto il faraone decide che sarà adottata del suo generale Horemheb, la cui moglie Amenia la tratterà con dolcezza, come una vera madre. Il generale decide che da quel momento il suo nome sarà Anippe.

Dopo poco tempo il fratello maggiore di Anippe, Tutankhamen, diventa faraone e lei quindicenne sarà data in sposa a  Sebak, un gentile ma irascibile capitano dell'esercito del faraone Tutankhamon.

Il dovere di Anippe, ora sposa, è quello di dare a Sebak l’erede che lui si attende. Ma la ragazza aveva visto come il Dio Anubi si era preso la vita di sua madre e del nascituro, pertanto ha un grande terrore di morire anche lei durante il parto.

Pertanto cerca in tutti i modi di evitare di restare incinta affidandosi anche all’esperienza di donne ebree. In quel momento per ordine del faraone tutti i figli del popolo ebreo devono essere annegati.

Un giorno caldissimo Anippe trova un bambino appena nato che galleggia sul Nilo dentro un cestino,  lei crede che gli dei dell’Egitto hanno risposto alle sue suppliche e così con l’inganno fa credere che quel bambino sia suo figlio.

Gli darà il nome di Mehy e quel ragazzo, che ha sangue ebraico e un giorno sarà conosciuto con il nome di Mosè, crescerà come un principe alla corte dei faraoni

Con gli occhi di Anippe il lettore seguirà la vita di quel ragazzo che lei crede sia un regalo dei suoi dei, ma il destino di Mehy una volta adulto sarà guidato dal Dio degli ebrei, quel dio che loro chiamano ancora El Shaddai.

L’inganno di Anippe reggerà a lungo, sino al momento che la verità verrà alla luce nel più spettacolare dei modi.

Un brano

Forse potrebbe volermi bene, almeno un po'. «Come ti chiami, signora?»

«Mi chiamo Amenia. Ti piacerebbe sapere che nome ha scelto per te il generale Horemheb?»

Con un sussulto mi ritiro sul fondo dell'armadio, cogliendo di sorpresa la mia nuova ummi: «Ho un nuovo nome? Anubis non mi troverà mai se ho un nuovo nome!».

Con una risatina Amenia si rialza e mi aiuta a rimettermi in piedi: «Ti chiamerai Anippe, figlia del Nilo. Ti piace?». Senza aspettare una risposta, mi attira sul suo ventre soffice e rotondo e mi stringe a sé.

Io mi sforzo di non piangere, le figlie dei faraoni non piangono, ma il calore di quelle braccia mi fa sentire così al sicuro che forse Amenia potrebbe essere il mio nuovo rifugio invece di questo stanzino buio. Mi brontola di nuovo lo stomaco.

«Devi essere affamata dopo essere stata tutto il giorno chiusa qui dentro.» Amenia mi dà un bacio sul capo e mi abbraccia stretta prima di lasciarmi andare. «Dobbiamo presentarti al tuo abbi Horemheb prima del pasto della sera.»

La quarta di copertina

È un giorno caldissimo quello in cui, sulle rive del Nilo, Anippe, figlia del faraone Akhenaton, si accorge in lontananza di un oggetto trascinato dalle correnti. Da quando suo padre è morto, e suo fratello Tutankhamen è salito al trono, la ragazza è stata data in sposa a Sebak, uno dei capitani dell'esercito del faraone. Non ancora madre, e col terrore di perdere la vita dando alla luce un figlio, Anippe si rende conto che l'oggetto regalatole dalle acque è un cesto, e che dentro c'è un neonato: senza pensarci due volte, decide di prendere il bambino con sé, e di spacciarlo per il figlio che suo marito vorrebbe da lei. Ma Anippe sa che la sua decisione avrà delle conseguenze: quel bambino è ebreo, figlio di una schiava, affidato al fiume perché possa sfuggire alla persecuzione contro la sua religione, voluta dal faraone stesso. Così, l'uomo che per il suo popolo sarà Mosè, crescerà col nome di Mehy alla corte dei faraoni, come un principe. Mentre Anippe tesserà una tela sempre più grande di inganni e bugie per proteggere quello che per lei è più di un figlio.

L’autrice

Mesu Andrews, autrice americana di romanzi storici a sfondo biblico, ha un seguito crescente negli Stati Uniti. È stato leggendo la Bibbia alle sue bambine per addormentarle che Mesu ha scoperto la sua passione per quelle storie e quelle atmosfere, unita all'amore per la ricerca storica. La figlia del faraone è il primo di una serie ambientata nell'Egitto di Mosè.

Mesu Andrews, La figlia del Faraone (The Pharaoh’s Daughter, 2015)

Traduzione Paola Merla

Edizioni Piemme, pagg. 451, euro 18,50 

ISBN 978-88-566-5386-1