La mia vita da Zucchina non è una vera e propria novità. Si tratta della riproposta del un romanzo per ragazzi scritto da Gilles Paris Autobiografia di una Zucchina, già pubblicato nel 2006 in Italia da Piemme.

Questa edizione riprende il titolo italiano del film d'animazione che adatta il romanzo e, come spesso accade in questi casi, nella copertina è stato ripreso il poster del film.

Sia libro che film sono meritevoli di attenzione per svariati motivi. Quelli del film li ho già espressi a suo tempo.

La mia vita da Zucchina

La mia vita da Zucchina

Articolo di Emanuele Manco Martedì, 29 novembre 2016

La favola realistica ispirata al romanzo di Gilles Paris realizzata con perizia mirabile in stop motion.

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Va detto chiaramente che non siamo davanti a un libro fantastico, ma a un libro che racconta, con i toni lievi della fiaba di situazioni molto reali e molto crude, a pensarci bene.

Come la migliore letteratura per ragazzi, Paris riesce a veicolare concetti complessi utilizzando parole semplici, mettendosi dal punto di vista del suo protagonista, il piccolo Icaro, detto Zucchina.

La tragica morte della madre ha portato Zucchina nel microcosmo di una casa famiglia per orfani, dove conoscerà un gruppo di altri bambini, ciascuno con una storia di disagio e tragedia alle spalle. 

La mia vita da Zucchina è anche una storia di formazione, di scoperta di sentimenti e della loro non facile gestione.

Soprattutto è un libro che non elude le domande che i nostri ragazzi pongono agli adulti. Gli adulti non mancano nella vicenda e sono un riferimento importante, perché non danno risposte evasive e carenti, bensì complesse pure se espresse in modo semplice, trattando i piccoli come persone di pari dignità, pur se di minore età.

Se per i ragazzi il romanzo è l'occasione per leggere una storia edificante, anche per gli adulti c'è la possibilità di imparare quindi come approcciare il dialogo con i bambini.