Ormai il rituale si sta tramutando in tradizione: Walt Disney Company ha ripreso in mano un suo classico per rimaneggiarlo con attori in carne e ossa. Questa volta tocca al sempre amato Aladdin, celebre lungometraggio del 1992 che ha intrattenuto miriade di bambini e ha incrinato i rapporti tra Disney e Robin Williams.

Tra l’Aladdin interpretato da Mena Massoud (giovane canadese di origini egiziane al suo primo grande ruolo) e la Jasmine di Naomi Scott (Power Rangers, Life Bites UK) ecco che compare la sagoma di Marwan Kenzari (Ben-Hur, La Mummia) vestito di tunica fasciante e scettro ipnotico. La scelta degli studios di optare per Kenzari – trentaquattrenne dal fisico scolpito – per la parte del gran visir Jafar sta facendo discutere il web a colpi di tweet. Molti sono i commenti di scherno, poche le sconsolate obiezioni e innumerevoli gli apprezzamenti a sfondo sessuale.

Nel frattempo la produzione pare procedere a rilento, col regista Guy Ritchie (Snatch, King Arthur) che attende scaldando i motori delle sue macchine da presa. Per lo script di John August (Big Fish, La sposa cadavere), nel frattempo, sono stati resi note altre due partecipazioni: Nasim Pedrad (Amici, amanti e…, Il dittatore) quale inedita dama di compagnia di Jasmin e Will Smith (Suicide Squad, Io sono leggenda) a guisa di djinn della situazione.