Racconta ai lettori di Fantasy Tales chi sei.

Nato a Brescia nel gennaio del 1956, l’anno della mitica nevicata a Roma, le mie radici sono affondate nella Lunigiana, terra dei miei avi, i marchesi Malaspina. Sono geologo e lavoro come tecnico di laboratorio al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Sposato da quarantuno anni con Anna, ho due figlie, Debora e Serena, e una nipotina, Isabella. Scrivo dal 2012 e ho pubblicato otto romanzi, quattro antologie di racconti e un racconto lungo (Delos Digital). Delitto nella casa da tè ha vinto la 9ª edizione del concorso “Carabinieri in Giallo” ed è stato pubblicato ne ‘I Classici’ de ‘Il Giallo Mondadori’ n° 1386. Oltre duecentoventi racconti sono presenti in altrettante antologie di concorsi letterari.

Come nasce la tua passione per il fantasy?

Sino all’epoca dell’Università sono stato un instancabile lettore di Fantascienza. Entrato un giorno nella Libreria Mondadori per il mio consueto giro di controllo, vidi in uno degli espositori una copertina che mi colpì: un guerriero che lottava contro una scimmia antropomorfa avvolta in un mantello rosso. Il titolo era: “Conan!” Fu amore a prima vista. Dopo di lui, venne Tolkien e la scoperta di una letteratura che non smette di regalarmi ore piacevoli.

Autore fantasy preferito?

Scelta difficile perché sono una moltitudine, ma Howard rimane sempre quello che rileggo più spesso.

 

Il tuo romanzo/racconto in tre parole.

Un fantasy miceneo.

 

Progetti futuri.

Al momento sto lavorando a un romanzo giallo ambientato in un 1600 ucronico in cui Pisa non è stata sconfitta da Genova alla battaglia della Meloria.

Nei ritagli di tempo mi dedico a scrivere racconti perché sono lo “stagno” in cui sguazzo più volentieri.

 

Sogni nel cassetto.

Se dico essere pubblicato da una grossa Casa Editrice sono troppo prevedibile?