Ok, ma cosa diavolo è un LitRPG (Literary Role-Playing Game)? E perché si parla di nuovo tipo di librogame?

Ce lo siamo chiesti anche noi, ma… andiamo con ordine.

A Febbraio la nota casa editrice weird Indipendent Legions (creatura del più volte Bram Stocker Award Alessandro Manzetti) si è lanciata in un'avventura parallela rispetto alla propria classica produzione hardcore horror, aprendo uno spiraglio editoriale dedicato nientepopodimeno (circa) che al librogame, termine che osiamo definire nostalgico ma che sembra esser stato riportato in auge e sotto una nuova luce.

Per capire qualcosa di più sull'argomento abbiamo intervistato il curatore della casa editrice Zeppelin Books, Niccolò Ratto.

Niccolò Ratto, curatore Zeppelin Books.
Niccolò Ratto, curatore Zeppelin Books.
Ciao Niccolò e grazie per la disponibilità nel rispondere alle domande di FantasyMagazine. Veniamo subito al punto: perché si parla di librogame di nuova generazione? In cosa consistono le differenze rispetto al "glorioso" passato?

Grazie a voi per l'interesse e soprattutto l'opportunità di fare un po’ di chiarezza. Quando si parla di LitRPG molti pensano immediatamente ai librigame, eppure non vi è cosa più lontana. Il LitRPG è innanzitutto un genere letterario lineare e come tale privo di scelte multiple. Non servono quindi dadi o penne, tantomeno saltare tra le pagine per progredire all'interno dell'avventura. Basta semplicemente aprire il libro e iniziare a leggere, riga per riga, parola dopo parola. A rendere speciale il LitRPG non è tanto la modalità con cui il lettore si approccia alla lettura quanto il tipo di esperienza che il romanzo riesce a far vivere al lettore.

Stiamo parlando di qualcosa di rivoluzionario e innovativo, capace di unire le dinamiche di un tradizionale gioco di ruolo e l’immersività di un videogame sotto forma di romanzo. Spesso quando i più giovani mi chiedono di spiegare cosa sia il LitRPG, rispondo che è come guardare il proprio streamer preferito giocare la partita della vita. In fondo a tutti sarà capitato almeno una volta di entusiasmarsi osservando uno sconosciuto “fare scintille” nel cabinato di una sala giochi, o tifare per quell’amico durante uno scontro con un boss di fine livello.

Concentrandosi principalmente sulla crescita del protagonista, il LitRPG è in grado di creare un legame affettivo così solido da rendere impossibile anche al lettore più “disattento” di perdere interesse per la narrazione. In questa tipologia di romanzo, ciascun personaggio interagisce consapevolmente con mondi dominati da meccaniche proprie dei giochi di ruolo, che dovrà imparare a dominare se intenzionato a sopravvivere. Ogni protagonista è di fatto un giocatore (un avatar del lettore), contraddistinto da una determinata “razza”, da un livello, una classe, un mestiere e molto altro. Ogni statistica, ogni avanzamento, ogni “quest” è sempre visibile e consultabile per ciascun personaggio, contribuendo di fatto al costante coinvolgimento del lettore. Non è però necessario essere degli esperti di videogiochi o tantomeno dei Dungeon Master per avvicinarsi a un LitRPG. Semplicità e immediatezza sono le armi vincenti di un genere che sta ormai spopolando in tutto il mondo. A parlare sono i risultati di vendita raggiunti su Amazon o il numero di recensioni positive su piattaforme come Goodreads.

Grazie a Zeppelin Books anche il pubblico italiano potrà finalmente godersi l’ultima frontiera dell’intrattenimento. Un modo per avvicinare i giovani alla lettura, magari distogliendoli per qualche ora dallo smartphone, garantendo sempre e soltanto assoluto divertimento.

Non siete un po' spaventati dal dovervi confrontare con un genere che ha avuto un passato così importante per i lettori?

Come precedentemente spiegato il LitRPG non è un librogame, tantomeno una sua evoluzione. È un nuovo genere letterario e come tale non credo abbia molto senso cercare di metterli in competizione. Possono ― anzi devono ― coesistere perché in fondo stiamo pur sempre parlando di storie, di libri, opere nate per intrattenere e stimolare la fantasia. La nostra missione non è quella d’imporre un prodotto sul mercato, bensì di promuovere cultura divertendo. Chi ama i librigame sono sicuro adorerà i LitRPG e viceversa. Uno non esclude l’altro, anche perché nessun genere ha in realtà mai fatto guerra a un altro. Si può leggere letteratura mainstream così come fantasy, fantascienza, ma anche thriller e horror senza necessariamente fissarsi su una tipologia. Limitarsi a un genere equivarrebbe a precludersi infiniti mondi e possibilità.

Il bello del LitRPG è che a seconda dell’autore, del registro e delle ambientazioni utilizzate, può spaziare da contaminazioni fantasy (Survival Quest di Vasily Mahanenko) a fantascientifiche (The Two Week Curse di Michael Chatfield), non disdegnando il western (Deadman Walking di C.B. Titus) e talvolta persino l’horror più estremo (Kaiju: Battlefield Surgeon di Matt Dinniman). Un pizzico di diffidenza può anche essere fisiologica ― specie agli inizi ― ma sono fermamente convinto che i lettori italiani saranno ben contenti di poter finalmente leggere opere di successo mondiale, molte delle quali prossime a trasposizioni fumettistiche e persino cinematografiche.

Tornando alla domanda, no; non siamo spaventati. Al contrario proviamo grande voglia ed entusiasmo, anche perché non capita tutti i giorni d’intraprendere simili avventure. Portare in Italia nomi come Vasily Mahanenko ― padre fondatore del genere LitRPG ―, Matt Dinniman e Luke Chmilenko è per noi grande motivo di orgoglio, così come far conoscere ai nostri lettori realtà letterarie differenti. Il LitRPG ci ha infatti permesso di erigere un ponte culturale tra l’Italia e paesi come Canada, Russia, Ucraina, America, Israele e Australia. Un’opportunità unica che non potevamo certo lasciarci sfuggire.

Survival Quest, copertina di Alessandro Amoruso
Survival Quest, copertina di Alessandro Amoruso
Una curiosità: perché Zeppelin? Non farete la fine di quei giganteschi apparecchi volanti, vero? (Cit.)

Ci tengo a precisare che quei “giganteschi apparecchi volanti” furono un successo straordinario. A partire dalla prima guerra mondiale, dove vennero principalmente impiegati come bombardieri e ricognitori d’altura, sino ai primi anni ’30 quando raggiunsero l’apice della fama nel trasporto aereo dei passeggeri. A decretare la fine degli zeppelin non è stato solo il drammatico incidente del ‘LZ 129 Hindenburg’, tantomeno presunte falle ingegneristiche, quanto l’ascesa del Partito Nazista che a quanto pare ne osteggiò la diffusione per motivi legati a questioni politiche e, ancor prima, antipatie personali.

Gli Zeppelin hanno rappresentato per la storia dell’industria aeronautica una sfida, ma anche un sogno diventato temporaneamente realtà. Per quanto possa sembrare strano, hanno cambiato il mondo e plasmato l’immaginario collettivo. Continuano a vivere nelle cronache e nelle documentazioni di repertorio, ma soprattutto nella fantasia di moltissimi artisti e sognatori. Gli zeppelin sono diventati infatti sinonimo di avventura e immaginazione, nonché incarnazione di realtà alternative e universi paralleli. Pensiamo ai movimenti steampunk e dieselpunk, a serie televisive come Fringe, Doctor Who, senza contare le infinite incursioni del mondo videoludico (da Super Mario Bros 3 a Bioshock Infinite).

Ecco quindi svelata la natura della nostra scelta. Una profonda ammirazione per quei pionieri che senza paura si sono lanciati in territori inesplorati, spinti quasi esclusivamente dal desiderio di raggiungere un sogno lasciando un marchio indelebile nella storia.

La prima pubblicazione, Survival Quest di Vasily Mahanenko. è già disponibile da Febbraio: romanzo LitRPG ambientato nel mondo virtuale di Barliona. Il protagonista è un giovane criminale condannato a dei lavori forzati… particolari. Rinchiuso, come tutti i detenuti, in capsule sensoriali, è costretto a scontare virtualmente la pena all'interno di un vero e proprio videogame ispirato a Dungeons and Dragons (dalle nostre parti qualcuno si farebbe rinchiudere di proposito).  É il primo libro dei sette (sette!) della serie The Way of the Shaman.

L'autore Vasily Mahanenko è russo e ha scritto fantasy e fantascienza; nel 2012 ha "fatto il botto" con il suo romanzo d'esordio, per l'elaborazione del quale ha attinto dalle proprie esperienze di "hardcore gamer". É autore anche delle serie Lord Valevsky: Last of the Line, The Alchemist, Galactogon e Dark Paladin.

Vasily Mahanenko, Survival QuestIndependent Legions Publishing, pagg. 302, 18,90 (cartaceo), 4,99€ (Kindle)

Illustrazione di copertina di Alessandro Amoruso.

Traduzione di Miriam Mastrovito.

Buona giocat… ehm! Lettura!