Termina la Trilogia di Camelot scritta dalla coppia Heike e Wolfgang Hohlbein e il volume finale dal titolo Lo scudo delle rune ci farà conoscere cosa accade a Lancillotto-Dulac in fuga con la bella Ginevra e inseguito da Re Artù. Nei precedenti romanzi, dal titolo Dulac e il segreto del calice e La spada degli elfi, Dulac, povero apprendista cuoco, trova un'armatura che ha il potere di trasformarlo in un guerriero. Così, mantenendo segreta la sua identità, diventa Lancillotto e le avventure non mancano; si innamora perdutamente di Ginevra.

Come di consueto eccovi la quarta:

"Lancillotto-Dulac è in fuga con Ginevra. Si sono giurati amore per sempre e a costo della vita non si separeranno. Ma Artù li insegue per giustiziarli. E la sanguinaria spada di Lancillotto gli sottrae umanità ogni volta che la usa. Quando si rifugiano nel castello di Tintagel, arriva il momento di affrontare gli inseguitori, e anche se stessi. Fuori, intanto, il mondo viene travolto dalla lotta tra Mordred e i cavalieri della Tavola Rotonda..."

E stavolta vi offriamo anche qualche riga del romanzo:

"Lancillotto e Ginevra contemplavano la stessa visione che si era mostrata quella notte, nelle cantine di Camelot, la prima volta che erano rimasti soli e avevano sfogliato il libro delle formule di Merlino: era il mondo dall'altra parte della realtà, era Tir Nan Og, Isola degli Immortali. Ma c'era di più. C'era tutto quello che avevano desiderato, quello per cui valeva la pena di vivere e anche di morire; solo che in quel mondo, la morte non esisteva."

Lo scudo delle rune di Wolfgang e Heike Hohlbein (Runenschild, 2002, Traduzione Alessandra Valtieri, Fabbri Editori, collana Narrativa Fabbri, pag. 526 - € 15,90 - ISBN 88-451-1359-0)