Winston Gooze si trova in una situazione difficile. Ha da poco perso la compagna e vive con il figliastro, un adolescente problematico a cui cerca di fare da padre. Le bollette da pagare sono troppe e il suo lavoro di addetto alle pulizie in una fabbrica che produce sostanze tossiche non è sufficiente. Scopre perdipiù di essere malato e che la sua assicurazione sanitaria non copre il farmaco che potrebbe salvargli la vita. Per questo chiede aiuto al suo capo, Bob Garbinger, che però si prende gioco di lui. Winston decide allora di rapinare la fabbrica, ma s’imbatte in un’attivista pronta a tutto pur di smascherare il disastro ecologico, sulle cui tracce è stato lanciato un gruppo di killer psicopatici. Pur non essendo lui il bersaglio, Winston viene buttato in una vasca di liquami radioattivi da cui emergerà molto diverso da prima.
Quando nel 1984 la Troma distribuì The Toxic Avenger, pochi avrebbero immaginato che quel bizzarro mix di splatter, comicità demenziale e satira sociale sarebbe diventato un fenomeno globale. Nelle sale il film fu accolto con freddezza: violenza grottesca e budget risicatissimo lo resero indigeribile al pubblico tradizionale. Ma proprio ciò che appariva un difetto si trasformò in marchio distintivo: l’estetica trash, giocata con consapevolezza e ironia, trovò terreno fertile nell’home video, conquistando generazioni di spettatori in cerca di cinema alternativo. Il mostro buono di Tromaville, antieroe deforme eppure morale, divenne simbolo della controcultura, una parodia corrosiva del supereroismo patinato hollywoodiano.
Il progetto di fare un remake di The Toxic Avenger parte da lontano quando la Legendary Pictures ottiene i diritti nel 2018, con Lloyd Kaufman e Michael Herz (fondatori della Troma, autori dell’originale) coinvolti come produttori. Nel 2019, Macon Blair viene scelto come regista e sceneggiatore per aggiornare il film originale del 1984 e nel corso del 2020-2021 si definisce il cast: Peter Dinklage nel ruolo del protagonista, affiancato da Jacob Tremblay, Taylour Paige, Kevin Bacon, Elijah Wood e Julia Davis. Le riprese si concludono attorno al 2021 e il film fa il suo debutto nel circuito dei festival due anni dopo, al Fantastic Fest. Tuttavia, nonostante il buon riscontro critico, resta bloccato poiché diversi distributori lo ritengono non adatto a un pubblico generalista per il contenuto violento e sopra le righe. La svolta arriva nel 2025, quando Cineverse acquisisce i diritti per la distribuzione negli Stati Uniti (insieme a Legendary) e decide di portarlo in sala nella versione “unrated” (ossia non edulcorata, senza censure).
Salta subito agli occhi che The Toxic Avenger, a differenza di altri horror che in questi anni hanno avuto successo al cinema, primo tra tutti la saga di Terrifier ma anche Thanksgiving di Eli Roth, è tutt’altro che estremo, sia sul versante splatter che su quello del trash. Manca, rispetto all’originale, quello stile ruspante tipico dei film a basso budget, capaci di spingere l’acceleratore sugli eccessi per sopperire alla mancanza di tutto il resto, e non aiuta in questo senso neppure la presenza massiccia di star che nobilitano inevitabilmente la pellicola. Ma ancor di più è completamente assente qualunque spirito sovversivo presente nell’originale, lasciando al protagonista soltanto lo scopo di essere un buon padre piuttosto che proporsi come alternativa a un eroe stereotipato, cosa di cui specialmente il cinema di oggi avrebbe bisogno. Vien da chiedersi a chi sia rivolto questo film: non agli appassionati dell’originale del 1984 poiché il reboot è totalmente diverso dall’originale, ma neppure a chi vuole solo dell’intrattenimento lontano dal solito mainstream horror da teenager.
















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