Il 25 giugno 1982 usciva nelle sale cinematografiche La cosa di John Carpenter, un’opera fantascientifica destinata a diventare un vero e proprio cult movie, nonostante l’iniziale insuccesso sia di pubblico che di critica.
A quarant'anni di distanza e con una fama consolidata, l'opera maestra di Carpenter è ora al centro di, La cosa di John Carpenter, un nuovo saggio critico ed esegetico scritto da Stefano Cortese che ne esplora ogni sfaccettatura, dalle implicazioni filosofiche alle profonde radici letterarie e cinematografiche. Oltre le connessioni con altre opere: da Who Goes There?, il racconto con cui, negli anni ’30, lo scrittore Sci-Fi John W. Campbell evocò per la prima volta entità aliene mutaforma sepolte nei ghiacci perenni dell’Antartide, a H.P. Lovecraft e William H. Hodgson, veri e propri numi tutelari di tutta la letteratura dell’ “Orrore Cosmico”; dai legami con il mito greco di Proteo e le Metamorfosi di Ovidio, alle opere di Agatha Christie; dalla rilettura in chiave storica della vicenda in The Hateful Eight di Quentin Tarantino, fino alle similitudini con It di Stephen King.
Opera critica ma arricchita da una "ghiotta appendice di articoli originali", offrendo non solo un'analisi critica completa, ma anche un prezioso apparato esegetico per ogni appassionato del regista statunitense e del cinema di genere.
Stefano Cortese, La cosa di John Carpenter, Weird Book, 25,90€












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