Arrivare a Trieste non è sempre facile, specie se si ha a che fare con le ferrovie italiane, così, per colpa dei soliti ritardi sulla tratta Milano-Venezia, perdo la coincidenza che a Mestre avrei dovuto prendere e arrivo a Trieste dopo 7 ore di viaggio. Paola, graziosa, efficiente e gentile (cosa si potrebbe chiedere di più) mi accompagna al Multiplex Cinecity dove si svolge la manifestazione. Qui incontro Giovanni Mongini, uno dei massimi esperti di cinema di fantascienza, e Tino Franco, simpaticissimo regista del delizioso Space Off, cortometraggio in programmazione nello spazio curato da Fantascienza.com. Mi accorgo di aver parlato per iperboli, farò ammenda domani parlando male di qualcuno, oggi mi sento di quest’umore.

In breve, Space Off narra la vicenda dell'astronave Centauro in procinto di atterrare su Marte; da dieci giorni però si sono persi i contatti con l'equipaggio e una giornalista del Global Television Network monta un caso costruendo un vero e proprio melodramma in pieno stile TV del dolore. Cosa è accaduto? Saranno ancora vivi gli uomini dell'equipaggio? Le domande trovano risposta con il ripristino del collegamento interrotto per cause tecniche. Il comandante cerca di annunciare una scoperta scientifica rivoluzionaria, ma per la giornalista la notizia non è abbastanza sensazionale...

Space off è un corto che vale la pena di vedere, dico io. Bravo, direte voi, e se non sono di Trieste come faccio? E qui vi voglio, dico io (che a questo punto mi sento un po’ scemo a parlare da solo) Primo caso in Italia, a dicembre il cortometraggio verrà pubblicato in DVD arricchito da contenuti extra, Making of, trailer, Out-take, picture gallery, e sarà venduto in libreria. Lasciate che rimanga sul vago, i contenuti meritano una notizia a parte. Per stuzzicare la vostra curiosità dico solo che il corto ha vinto un bel numero di premi, fra i quali il Nastro d’Argento, il Capri Hollywood Award ed è candidato al David di Donatello.

La seconda parte del pomeriggio è stata occupata dalla visone di Darklands, un’interessante produzione horror inglese datata 1997 del regista Julian Richards, classe 1968. Il film, vincitore del Melies Award for Best European Fantasy Film, narra la vicenda di Frazer Truick, giornalista di un quotidiano locale, coinvolto nell’indagine riguardo la misteriosa morte del fratello di Rachel, affascinante aspirante giornalista. Scavare nella vicenda porta Frazer a inquietanti rivelazioni riguardanti il ritorno di una setta religiosa legata ai miti Celti e alla celebrazione di alcuni rituali mediante sacrifici umani.

Il film è incalzante e ben fatto, anche se risente di alcune ingenuità, e ha il momento culminante nel finale sanguinoso che non lascia alcuna speranza.

E’ tutto per oggi. Rimanete sintonizzati per altre notizie dal Scienceplusfiction festival.

Franco Clun