Estate. Da discreto lettore di fantasy ma neo-adepto della fantascienza cerco, come sempre, di estendere le mie conoscenze su questi argomenti comprando libri in ogni dove. In particolare ho deciso di recarmi in un posto che mi hanno segnalato, negozio che si distingue in (s)vendite di vecchi Urania e quant'altro.

Sono "costretto" ad aggirarmi in posti come questi o come la miriade di bancarelle che contraddistinguono ogni città che si rispetti perché libri nuovi ce ne sono, ma spesso e volentieri i prezzi non sono proprio abbordabili. Succede anche che escano nuove collane e che magari qualcuno se ne accorga in ritardo, scoprendo poi che gli arretrati de vecchi numeri costano tre volte tanto. Di esempi se ne potrebbero fare ancora tanti ma è meglio evitare.

Così al mattino mi preparo armandomi degli oggetti che ogni cacciatore di libri dovrebbe avere:

- I soldi-che-tanto-non-bastano-mai;

- la lista-dei-libri-priorità-da-prendere ma alla fine se ne prendono cinque sei in più del necessario;

- la macchinetta-fotografica-per-catturare-immagini-di-libri-che-non-pensavate-esistessero-più (pausa, respiro) e che-dovete-assolutamente-mostrare-agli-amici-appassionati-come-voi.

- il cappellino-con-il-velo-dietro-stile safari, considerata la calura di queste ultime settimane, durante le quali potevate cucinare le uova sul palmo della vostra mano (ok, non è molto igienico ma che fai, le butti via?)

- lo sguardo-finto-annoiato in modo che, nel caso trovaste un libro che cercate da anni, non lo diate troppo a vedere e possiate iniziare la contrattazione con il commerciante, assumendo un espressione quasi schifata, come se gli steste facendo un favore nel comprare quel "vecchio libraccio"

Ci sono altri trucchi ma un buon cacciatore mica li può svelare tutti.

Ovviamente dopo che avete passato tre ore a prepararvi e sembrate un turista inglese in Sicilia, piove.

E il negozio è chiuso.

Ma io non mi arrendo e decido di tornare il giorno seguente, assicurandomi di controllare bene gli orari di apertura e chiusura, operazione tralasciata la prima volta.

Una volta assorbito il colpo dell'ingresso nel Paese delle Meraviglie mi sorgono spontanei due dubbi:

a) In provincia i librai non conoscono il lucro e vendono capolavori imperdibili sottocosto, rendendo praticamente inutile qualsiasi tipo di allenamento abbia sostenuto per mercanteggiare alla morte;

b) Il negozio è talmente traboccante, causa mancanza clienti, che il gestore ha deciso di liberarsi di quello che IO considero prezioso ma che lui ormai non può più sopportare di avere davanti agli occhi. Come dire che, se le cose gli vanno bene, con altri venti clienti come voi finalmente potrà cambiare la merce e il target, come ha sempre sognato di fare e la prossima volta,

invece di trovare Urania, Galassia e Robot troverò Caballero, Playmen e La Supermezz'ora.

La mia guida in questa avventura viene colta da un leggero scompenso: fino a un'ora prima mi aveva parlato orgogliosamente dell'acquisto, l'inverno scorso, del primo numero di Urania, ottenuto a un prezzo esorbitante dopo lunghe contrattazioni con altri collezionisti matti come lui sparsi nei posti più improbabili d'Italia. Trovarsene davanti tre numeri a 1,5 € gli provoca un lieve disagio che esprime con poche ma irriferibili parole.

La ricerca sarebbe mirata ai grandi classici della fantascienza ma, data la ricchezza quasi incredibile di materiale nel minuscolo negozio, è giocoforza che ci capitino tra le mani molti romanzi e racconti che possono essere a buon diritto ascritti alla fantasy.

I primi titoli che mi vengono in mente tra quelli acquistati sono L'Odissea di Glystra di Jack Vance, La Via della Gloria di Robert Heinlein, La Terra degli Ufftts di Murray Leinster, Pellegrinaggio Vietato e Mastodonia di Clifford D. Simak... il vostro relatore ha comunque acquistato trentanove libri (alcuni dei quali contengono comunque più di uno scritto) a un prezzo indecorosamente onesto e con molta calma spera di riuscire a leggerli in un tempo ragionevolmente breve in modo da potervene

parlare più diffusamente.

 

Fonte: gli autori (che non sono così scemi da rivelarvi

l'ubicazione di un negozio così incredibilmente a buon mercato.)