Per chi ama il fantasy da giocare col computer, ottobre è un mese da aspettare contando i giorni sul calendario. Perché a ottobre – per la precisione il 19, manca poco – Atari pubblicherà Neverwinter Nights 2, seguito ed evoluzione di uno dei videogame di ruolo più popolari degli ultimi anni. Un titolo, firmato Bioware e basato sull’insieme di regole di Dungeons & Dragons, che deve molta della sua fortuna a un pratico programma interno per creare le proprie avventure interattive, sulla falsariga di quanto fa il master nel gioco da tavolo.

Neverwinter Nights 2, che è stato affidato dalla software house di Bono Vox (come socio fondatore di Elevation Partners, il cantante degli U2 è tra i principali finanziatori del mega studio Bioware/ Pandemic) agli stretti collaboratori Obsidian Entertainment (già responsabili di Star Wars Knights of the Old Republic II: The Sith Lords e con un passato in Black IslePlanetscape Torment e Baldur’s Gate per intendersi), promette di espandere le potenzialità del sistema appoggiandosi a un motore grafico nuovo (Electron al posto del precedente Aurora), ma anche di approfondire l’esperienza singleplayer offerta nel pacchetto base.

L’ambientazione da cui sono partiti gli sviluppatori sono gli ormai celebri per gli appassionati Forgotten Realms, dalla città di

L'ormai mitico drago rosso che si incontrerà in Neverwinter Nights 2
L'ormai mitico drago rosso che si incontrerà in Neverwinter Nights 2
Neverwinter al resto della Sword Coast dove il giocatore – tra le tante cose – si ritroverà a caccia di un mitico drago rosso e alle prese con avventure sentimentali. Naturalmente gli autori si sono guardati bene di non svelare troppo della trama, accennando solo che tutto inizia con un misterioso Signore delle ombre che attacca il villaggio del protagonista. E che non mancheranno colpi di scena e svolte narrative decise dalla condotta etica del giocatore, la quale influenzerà anche i rapporti coi compagni di viaggio. A quanto sembra ma non si dice, il sistema redatto da Obsidian dovrebbe essere un’evoluzione di quello apprezzato in The Sith Lords.

La confezione della raccolta Totally Neverwinter Nights
La confezione della raccolta Totally Neverwinter Nights
Per i combattimenti si fa invece tutto in tempo reale, applicando al volo le regole 3.5 di Dungeons & Dragons, mentre il primo Neverwinter Nights si ferma alla terza edizione. Per chi non l’avesse ancora giocato, si è da poco resa disponibile con Atari a 29,90 euro una raccolta intitolata Totally Neverwinter Nights, che contiene il capitolo originale (2002) e le due espansioni, Shadows of Undrentide e Orde dal sottosuolo (entrambe 2003), più un disco bonus con qualche estratto – tra musiche, video e immagini – dal materiale promozionale di Neverwinter Nights 2. Tre episodi che possono essere intesi come una trilogia dei Forgotten Realms piuttosto classica.

La prima avventura si apre con un’epidemia che colpisce la città di Neverwinter e demanda al giocatore la ricerca di una cura. Mentre percorrerà il sentiero dell’eroe, avrà modo di confrontarsi con culti blasfemi e più diramazioni dalla strada principale, aspetto che si ritrova anche nei successivi. E cioè il secondo cd-rom della raccolta, Shadows of Undrentide, che prende il nome dall’antica città Netherese di Undrentide dove si svolge una porzione della storia e racconta ancora una ricerca – in inglese quest, tema che il fantasy ha fatto suo sin dal ciclo dei Cavalieri della tavolo rotonda – ma di oggetti magici da parte di un apprendista destinato a grandi cose e Orde dal sottosuolo, che continua il precedente e nel quale le peregrinazioni si concludono nell’oscuro mondo sotterraneo dei Forgotten Realms.

Come narrativa, anche se ancora distanti dagli esempi migliori del genere, sono i capitoli conclusivi a mostrarsi più interessanti. Come dal

La grafica del primo Neverwinter Nights
La grafica del primo Neverwinter Nights
fronte della giocabilità, Bioware ha optato in Neverwinter Nights per un’elaborazione progressiva del discorso gioco di ruolo, offrendo via via uno sguardo più approfondito. Da una parte ciò si traduce in classi, creature, incantesimi e livelli aggiuntivi (Orde dal sottosuolo, ad esempio, permette di portare il proprio eroe fino al quarantesimo livello statistico di Dungeons & Dragons), dall’altra – sebbene manchino veri comprimari - in un’attenzione maggiore ai personaggi. E anche in questo senso, i tre titoli giocati uno dopo l’altro, in ordine cronologico, acquistano la compiutezza di una trilogia.

E quella di Neverwinter Nights 2
E quella di Neverwinter Nights 2
Che però va oltre i suoi stessi confini, per perdersi e ritrovarsi online, tra l’incredibile quantità di moduli (così si chiamano le avventure create dagli utenti) messi a disposizione dagli appassionati, per essere giocate da altri appassionati, da soli o con gli amici. La procedura è semplice; la libertà estetica e narrativa ampia. Si possono comporre digitalmente paesaggi e creature, così come scegliere il loro ruolo nella storia - magari scritta di proprio pugno - e la loro interazione col personaggio controllato dal giocatore. Servono solo la volontà e il tempo per applicarsi. E, perché no, la prossima avventura che ci capiterà di giocare con Neverwinter Nights potrebbe essere la vostra.