Il tre non è più il numero perfetto, o almeno sembra non esserlo più al cinema. Negli ultimi anni si è assistito a un vistoso calo di qualità, e un conseguente aumento della delusione degli spettatori, nella produzione di sequel e capitoli finali di trilogie. E' stato così per Episodio III di Guerre Stellari, per X-Men: Conflitto finale che sebbene sia un buon film non può certo competere con le due pellicole dirette da Bryan Singer, e (dolorasemente) è stato così per Spider-Man 3 che sta collezionando recensioni negative.  

Secondo quanto pubblicato da Variety e The Hollywood Reporter a questa nuova regola del tre non si sottrae nemmeno l'atteso Sherk the Third.

Todd McCarthy, per Variety, scrive: "Anche se è allegro ed eccentrico quanto basta per divertire le orde di fan, l'irascibile orco verde comincia a mostrare i primi segni dell'incalzante mezza età. Dopo una ricca e divertente prima mezz'ora, la commedia animata prende una pausa prima di arrampicarsi verso un turbolento "girl-power" finale che offre un conveniente trampolino per le avventure future.

Mentre i 920 milioni di dollari incassati nel mondo da Shrek 2, tre anni fa, hanno quasi eguagliato l'introito del film originale del 2001, ci possono essere dubbi sulla possibilità che questa volta si raggiungano simili mostruosi risultati."

Dopo aver liquidato con poche parole i personaggi di Shrek e Fiona il giornalista, nella recensione pubblicata giovedì 9 maggio, focalizza la sua attenzione sul giovane Artie, fratellastro di Fiona (fratellastro? E a noi avevano detto che era il cugino) che vive al di là del mare nello Worcestershire, una versione digitale di Orange Country, la piccola contea a sud della California.

"Quella che nelle intenzioni degli sceneggiatori doveva essere una gag divertente si è dimostrata una strizzatina d'occhio ai giovane spettatori americani."

Positivo è invece il giudizio sul cattivo di turno: "Azzurro è molto divertente. Dopo una carriera fallita come cabarettista convince una taverna piena di cattivi (Capitano Uncino, il Ciclope, eccetera) a unirsi a lui per conquistare il Regno di molto, molto lontano e avere il loro lieto fine. A lui, in ultima battuta, si opporrà un manipolo di dolci ragazze (Cenerentola, Biancaneve, La bella addorementata e Raperonzolo) che prenderanno le cose in mano mentre Shrek, Artie e Fiona discutono del loro futuro."

Il giornalista dell'Hollywood Reporter, Kirk Honeycutt va meno per il sottile e apre il suo articolo con una pesante bocciatura di Shrek e dell'inseparabile Ciuchino.

Shrek "è ancora grosso e verde (e brillantemente doppiato da Mike Myers)... ma atteggiamenti e temperamento tendono alla rispettabilità della classe media. Ciuchino (Eddie Murphy) è meno l'ilare compagno chiacchierone e più l'amico empatico pronto ad aiutare. Non è poi tanto male, ma alla lunga non è così simpatico."

"Molte delle idee mordaci dei due film mancano. La rude presa in giro delle favole più amate rimane, in qualche modo, ma queste stoccate non sono più una sorprese. Te le aspetti, e ti aspetti che siano migliori."

Se le cosa stanno davvero così, l'unica cosa che rimane agli spettatori di tutto il mondo è sperare che I Pirati dei Caraibi: Ai Confini del Mondo sia l'eccezione a questa nuova regola del tre.