E’ probabile che alcune caratteristiche tipiche dei rapaci notturni abbiano fortemente contribuito a far sì che questi animali venissero tacciati come legati ai poteri occulti, alla morte e a tutto ciò che rientra nell’ambito della stregoneria e del mistero.

Iniziamo col dire che i gufi sono animali notturni, e il loro vivere la notte e le tenebre gli dona già un’aura misteriosa e sfuggente. Uniamo poi il fatto che il volo dei rapaci notturni è particolarmente silenzioso, il loro battito d’ali è un lieve palpito nella notte reso vellutato dalla particolare conformazione delle penne delle ali. Il fatto di non poter né vedere né sentire avvicinarsi questi animali nelle tenebre era inquietante per le popolazioni immerse nella superstizione del medioevo; se ci fermiamo un momento a riflettere possiamo facilmente comprendere come ciò che non si vede e che per questo motivo non si può controllare, risvegli la più ancestrale paura dell’uomo: la paura dell’ignoto.

Ciò che non si conosce e che nemmeno si può individuare con i semplici sensi spaventa poiché risulta difficile combattere qualcosa che abbia tali caratteristiche.

L’unico elemento che indica la presenza certa di un rapace notturno nascosto nelle nere tele della notte è il verso che questi esemplari emettono.

Il richiamo di questi animali ha come costante la caratteristica di risultare come un suono sinistro che rompe il silenzio e l’ovattata pace notturna.

Alcune specie producono grida stridenti e acute, altre emettono un suono profondo e vibrato, altre ancora lanciano richiami che ricordano gemiti lamentosi.

E’ logico quindi pensare che sia agghiacciante ascoltare suoni di questo tipo per chi non conosce esattamente gli animali che li producono.

Retaggi derivanti superstizione medievale si riscontrano ancora in epoca recentissima, ma per fortuna la divulgazione scientifica ha aiutato molto a smentire tutte quelle vere e proprie leggende riguardanti i rapaci notturni, che accompagnano l’umanità da secoli.

Ma andiamo ora a prestare con attenzione quei particolari gufi che ritroviamo nei romanzi della Rowling.

La scuola di magia di Hogwarts è ambientata in un castello con molte torri, e una di queste è chiamata “la guferia”.

Questa torre che si staglia nel cielo è l’albergo di tutti i gufi portalettere che appartengono ai maghi, aspiranti e non, presenti nella scuola di magia.

Le pareti interne della guferia sono formate da una serie di nicchie più o meno grandi in cui i gufi possono sostare e trovare ricovero durante il giorno o nei loro periodi di inattività.

Qui si possono trovare i rapaci notturni più svariati, ma noi concentreremo l’attenzione su quattro gufi in particolare: la Civetta delle Nevi, l’Allocco di Lapponia, il piccolo Gufo Elfo, e il Gufo Reale.

Edwige è un Gufo delle nevi, appartenente all’ordine degli Strigiformi e vive e si riproduce nell’estremo nord dell’Europa. Il suo peso varia da 1 a 2 kg, e l’apertura alare va da un minimo di 1,42 m ad un massimo di 1,65 m. Il suo piumaggio è di un bianco candido che le è indispensabile per mimetizzarsi tra i ghiacci e la neve presenti nelle zone in cui vive.

Il Gufo delle nevi è il rapace notturno più grande e potente dell’estremo Nord. Generalmente molto silenziosa, emette richiami acutissimi (che si possono udire fino a 10 km di distanza) nel periodo primaverile, quando c’è necessità per ogni esemplare di rivendicare il proprio territorio.

Ha un udito incredibilmente sviluppato che le permette di avvertire rumori anche ad un km di distanza; è per questo motivo che questo uccello è difficilmente avvicinabile.

La particolarità di questi esemplari è che sono soliti cacciare di giorno (anche se il numero di ore di luce è limitato in territori così a Nord), preferendo territori pianeggianti con piccoli “poggi” da cui avere uno sguardo dominante sulla sua zona di caccia. La dieta di questo rapace è costituita da piccoli roditori, lemming, conigli o lepri, e uccelli marini.

Per Edwige non sarà difficile riuscire a consegnare posta anche relativamente pesante ad Harry Potter, poiché le sue dimensioni e la sua forza le permettono di volare tenendo tra i potenti artigli i pacchi.

L’unica pecca di Edwige, è che il suo colore bianco, ideato dalla natura per permetterle di mimetizzarsi in un paesaggio candido, non la aiuta invece a nascondersi nella notte.

E’ per questo motivo che a volte Harry Potter è costretto ad affidare la consegna di lettere che devono passare inosservate, ad altri gufi con caratteristiche più mimetiche.

Errol è un Allocco di Lapponia, ed è il primo gufo appartenuto a Ron Weasley, il miglior amico di Harry Potter.

L’Allocco di Lapponia appartiene all’ordine degli Strigiformi, popola areali molto differenti rispetto a quelli del Gufo delle nevi, predilige infatti vecchie e fitte foreste di conifere che diventano, insieme a campi aperti ed acquitrini, il suo territorio di caccia abituale.

E’ un predatore di taglia medio grande: misura circa 65 cm di altezza per un peso che varia da 1 a 1,6 kg.

barbagianni, foto di Bill Baston
barbagianni, foto di Bill Baston

Il suo piumaggio è grigio (in alcune parti dell’America del Nord è infatti chiamato “grande gufo grigio”) irregolarmente striato di bianco e bruno scuro. La testa è grossa e ben visibile in volo, e il disco facciale nel quale spiccano i due occhi gialli è uniforme.

Il volo è calmo con lunghe planate, e nonostante la notte sia il momento che predilige per la caccia, saltuariamente si concede anche qualche spuntino diurno, nel quale consuma prevalentemente roditori, piccoli mammiferi e uccelli di piccola e media taglia.

Nonostante l’Allocco di Lapponia sia un animale fiero e forte, Errol viene presentato nei romanzi di Harry Potter come vecchio e moribondo. Per questo gufo dall’espressione buffa e dalle apparizioni decisamente comiche, anche la consegna di una semplice lettera diventa un’operazione difficoltosa, che termina ogni volta con un atterraggio maldestro o un disastroso schianto contro il vetro di una finestra!

Leotordo (così chiamato probabilmente per le sue dimensioni che ricordano per l’appunto quelle di un tordo) è il secondo gufo di Ron, che verrà utilizzato in sostituzione a Errol. Leotordo, solitamente chiamato Leo, è un Gufo Elfo. I gufi Elfo sono uccelli davvero molto particolari, sia per i luoghi in cui vivono, sia per le dimensioni assai ridotte. Sono alti pochissimi centimetri e pesano poche decine di grammi; pensate che un Elfo può comodamente stare appollaiato sulla mano di un uomo adulto, quasi come fosse un Passeriforme di media grandezza. L’ecosistema che appartiene a questi piccolissimi rapaci è quello caldo torrido delle zone desertiche del Messico, e di piccole porzioni degli Stati Uniti. L’incredibile caratteristica di questi gufetti è che sono soliti costruire il nido nei saguari: i grandi cactus entrati a far parte dell’iconografia classica del Far West.

L’Elfo è quasi prettamente insettivoro, e si nutre quindi di insetti e piccoli invertebrati.

Leotordo, date le sue dimensioni, non sarà mai in grado di consegnare posta pesante al povero Ron, che dopo Errol si ritrova ancora una volta ad aver problemi di consegna della corrispondenza dovuti alle inadeguate caratteristiche fisiche del proprio gufo portalettere.

Il Gufo Reale è il gufo di Draco Malfoy, nei romanzi non è indicato il nome di questo gufo, ma sappiamo che è il più imponente esemplare presente nella guferia di Hogwarts.

Il Gufo Reale ed è il più grosso e potente tra gli Strigiformi europei dell’intero pianeta! Il suo piumaggio è bruno, macchiato e barrato con toni più scuri, e la testa è provvista dei due ciuffi auricolari che siamo soliti notare anche sugli esemplari di gufo comune.

Le dimensioni di questo animale sono davvero notevoli: l’altezza può raggiungere i 75 cm, per un’apertura alare che arriva fino a 1,9 m, ed il peso che può superare i 2 kg.

Il Gufo reale abita foreste alpine e steppe, predilige le regioni montuose dove si spinge fino ad un’altitudine di quasi duemila metri, dove trova con maggiore facilità i nascondigli che più si addicono alle sue dimensioni.

Il momento preferito da questo grosso rapace per la caccia è il periodo che intercorre tra il tramonto e l’alba, per il resto della giornata resterà nascosto tra le fessure della roccia o tra i grovigli di rami, tenendo le piume ben adese al corpo ed i ciuffi auricolari abbassati. La sua dieta si presenta assai variegata: nonostante riesca ad accontentarsi di frugali pasti a base di piccoli mammiferi e volatili, è anche in grado di cacciare e catturare animali come volpi, conigli, lepri, e uccelli come gazze, corvi, cornacchie e aironi.

Il gufo di Malfoy, date le dimensioni e la forza di cui è capace, non avrà alcun tipo di problema a trasportare pacchi anche molto pesanti fin dentro la scuola di magia.

Nel film “Harry Potter e il calice di fuoco” vi è una scena in cui Harry sale alla guferia, dalle immagini possiamo notare che i gufi che popolano questa torre sono prevalentemente di dimensioni abbastanza ridotte, tra cui compaiono anche assioli e barbagianni.