Non sono molte le produzioni televisive fantasy. E' giusto quindi parlare di Tin Man, miniserie originale targata SCI FI  che al suo esordio è stata la più seguita della storia del canale:  la prima delle tre puntate basate sul capolavoro di Frank Baum, Il meraviglioso mago di Oz, ha fatto registrare un seguito di circa 6,3 milioni di telespettatori.

La speranza è ovviamente che la serie faccia capolino sui nostri schermi.

Per l'occasione il classico capolavoro è stato audacemente reimmaginato per il nuovo millennio e la terra di Oz si è trasformata in un mondo oscuro e minaccioso. 

Diversamente da quanto sappiamo da un secolo circa, il reame di Oz dipinto in Tin Man è molto, molto lontano dall’arcobaleno. 

Un tornado strappa DG (Zooey Deschanel, Elf, Un ponte per Terabithia) dalla sua vita di cameriera scandita dalle abitudini e la catapulta con violenza dall’altro lato. 

La Zona Esterna (O.Z., Outer Zone) è una terra fantastica ma oppressa dalla lunga notte di paura generata della magia oscura della strega Azkadellia (Kathleen Robertson). 

Aiutata dalle sue truppe formate dalle Giacche lunghe e le spie alate Mobat (Scimmie-pipistrello), ha sottratto il potere alla madre di DG, la buona regina Lavender Eyes (Anna Galvin), e compromesso la posizione sociale dei leader oziani come Mystic Man (Richard Dreyfuss). Anche i piccoli ma tenacio combattenti della resistenza (Gilda Orientale) stanno perdendo ogni speranza di poter fermare la strega. 

Dando ascolto ai sussurri di memorie emergenti, DG si rende conto di essere l’unica in grado di fermare il piano di Azkadellia. Lo farà aiutata da tre bizzarri compagni: Tin Man (Neal McDonough), Glitch (Alan Cumming) e Raw (Raoul Trujillo), rivisitazioni dell'uomo di latta, lo spaventapasseri e il leone.