Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo sta riscuotendo buone critiche e grande successo di pubblico. Una partenza positiva sin dalla premiere di Cannes alla quale, secondo Variety, il film avrebbe ricevuto oltre 3 minuti di standing ovation.

Non era detto che sarebbe andata così: per chi era ragazzino ai tempi dei primi film, l'idea di un Indiana Jones over sessanta, per quanto ben portati, era preoccupante. Sia perché è dalla fine degli anni '90 che si parla del film, che da allora ha avuto almeno tre o quattro false partenze, sia perché era difficile dosare gli elementi al meglio per riuscire a riprorre la stessa energia, divertimento, cura del dettaglio dei primi film. Senza contare un particolare vero per ogni fa: difficilmente le cose sono belle come nella nostra memoria.

Le domande erano sempre le stesse: il nuovo film sarà all'altezza dei precedenti? La collaborazione tra Steven Spielberg e George Lucas farà scattare ancora la magia?

A chi temeva che il tutto sfumasse in una pura operazione commerciale, rispondono le prime recensioni e l'entusiasmo dei fan.

Harrison Ford, che è tornato nei panni di Indy dopo 19 anni di assenza, ha recentemente dichiarato di non essere interessato ai giudizi della critica ma solo alla risposta del pubblico. Ford ha detto: "Mi aspetto che (i critici cinematografici, n.d.r.) mi prendano a frustate, ma la cosa non mi preoccupa troppo. Io lavoro per la gente che paga il biglietto per vedere il film, e la mia concentrazione è interamente focalizzata sul far vivere la miglior esperienza possibile a queste persone." E in effetti le recensioni sono discordanti, ma con una netta dominanza di voci positive.

Così, per l'Hollywood Reporter la trama "si perde in un mare di effetti speciali e stunt che continuano senza sosta, mentre la storia e i personaggi sono senza carisma." Il Guardian britannico non è più gentile, suggerendo a Harrison Ford di appendere il cappello di Indy al chiodo, mentre e il conterraneo Times va in direzione decisamente opposta: "Questo è, semplicemente, un magnifico nonsense. Bentornato Indy: lo sa il cielo quanto ci sei mancato."

Il Chicago Sun-Times riporta: "Se gli altri film di Indiana Jones vi sono piaciuti, amerete anche questo." Il commento più schietto viene forse dal New York Post, che scrive: "I fan della serie lo manderanno giù in un sorso, pur con tutte le sue pecche, rendendolo probabilmente il maggior successo della prossima estate." Secondo il giornalista Joe Neumair, del New York Daily News, Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo è: "Divertente, fantasioso e vecchio stile nel miglior senso possibile."

In internet le prime recensioni stanno girando a macchia d'olio, anche in questo caso con una netta predominanza di voci positive. Scrive il sito empireonline: "E' sufficiente dire che in Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo l'integrità dell'eroe classico creato da Spielberg e Lucas non è affatto calata. E' vero, Indy mostra qualche ruga in più e non usa più la frusta elegantemente come in passato, ma il film rimane brillante e divertente, con lo stesso ritmo e l'azione dei primi tre."