Alla 66esima Annual World Science Fiction Convention, tenutasi a Denver, Colorado, USA, sono stati proclamati i vincitori del prestigioso premio Hugo. Ne trovate notizia anche su Fantascienza.com dove è disponibile la lista completa dei vincitori del Premio Hugo 2008. Avevamo già parlato del premio e delle nomination di quest'anno inclusa quella, nella categoria di miglior rappresentazione drammatica, di Stardust, il bel film diretto da Mattew Vaughn tratto da una novella di Neil Gaiman, illustrata dal magico Charles Vess. A questa nomination è seguita la vittoria nella sua categoria. Un bel riconoscimento a uno dei film più divertenti usciti negli ultimi anni, disponibile in DVD, e quindi assolutamente da recuperare qualora non lo aveste visto.

E' un film che è stato capace di rompere l'inflazione di fantasy adolescenziale di questi ultimi anni, specialmente al cinema. Anche il trailer, ricordiamo, non lo aiutava molto, facendolo apparire il solito banale heroic-fantasy. In realtà il film è una piacevole parentesi di due ore tra gli affanni della vita reale. Riesce nell'intento di appassionarci, meravigliarci, commuoverci, con estrema naturalezza.

Merito della freschezza e spontaneità degli interpreti, non solo i giovani Charlie Cox e Claire Danes, ma anche i più navigati Robert De Niro e Michelle Pfeiffer. De Niro in particolare sembra divertirsi un mondo a interpretare il personaggio del "terribile" Capitano Shakespeare. Non che la Pfeiffer non sia sempre bellissima e seducente, anche nei panni dell'avvizzita strega Lamia. Il cast è poi arricchito da di Peter O'Toole, nel ruolo del re di Stronghold, e da Rupert Everett, nel ruolo di suo figlio Secondus. Assolutamente consigliata poi la visione della versione originale, con la voce narrante di Ian McKellen.

Altre componenti fondamentali sono le ottime scenografie e costumi. Capaci con essenzialità di descrivere i fantastici mondi immaginati da Gaiman, nonchè di essere in sintonia con il lavoro di illustrazione di Charles Vess, che ha meravigliosamente illustrato il libro. Professionali e ben calibrate le musiche. La forza di Stardust è quella di rispettare molti stilemi del fantasy classico, e quindi rispettoso della sempreverde voglia di favola che c'è in tutti noi, ma di non essere un fantasy classico nel suo svolgimento. I personaggi sono moderni. Moderne le loro reazioni, il linguaggio, e l'approccio alla vita e al sentimento.

E' un film per tutti, bambini, adulti, anziani. Se lo scopo del regista Mattew Vaughn è quello di non farci pensare ad altro per due ore, allora è pienamente riuscito nell'intento. Per due ore ridiamo, ci preoccupiamo, rimaniamo a bocca aperta, viviamo momenti di ansia per il destino dei nostri eroi, arrivando a incitarli, dimenticando di essere sulla nostra sedia, anzichè nel reame di Stronghold. E alla fine, terminiamo la visione con un bel sorriso stampato sulla faccia, perchè dopo mille peripezie, dopo mille avventure e pericoli scampati, è bello sapere che i nostri eroi vivranno "felici e contenti".