Fu l'interesse di Dan Aykroyd per il paranormale a far nascere il primo film della serie Ghostbusters: era destinato a recitarvi anche l'amico John Belushi, ma morì prima di poterlo fare a causa di un'overdose.

L'idea era che i fantasmi potessero essere catturati e imprigionati indefinitamente con l'uso di tecnologia moderna: così nacque lo "zaino protonico" e tutta una serie di gadget stravaganti, dalle uniformi tipo squadra di pronto intervento SWAT alla vecchia e scalcagnatissima Cadillac che fa da Ectomobile al gruppo.

Il successo del primo film, nel 1984, fu notevole: il seguito (Ghostbusters II) arrivò cinque anni dopo ed ebbe un'accoglienza molto più fredda da parte del pubblico. Ghostbusters ha continuato a esistere in giochi per console e programmi televisivi, diventando anche una ricca franchise dal punto di vista dei gadgets distribuiti sull'onda della popolarità della serie.

Sono passati molti anni ormai, ma la Columbia Pictures è intenzionata a tentare di nuovo la via del grande schermo con questa serie il cui richiamo è ancora forte. S'era già parlato di un sequel dal nome Ghostbusters in Hell, ma sembrava che non fosse possibile assicurarsi la partecipazione di tutti gli attori dei primi episodi. Adesso sembrerebbe, anche se la Columbia non ha commentato, che ci saranno tutti e quattro: Dan Aykroyd, Harold Ramis, Bill Murray ed Ernie Hudson.

Alla storia stanno lavorando gli sceneggiatori Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky.

Una delle possibili difficoltà sarà una questione di... soldi. La Sony, che controlla la Columbia Pictures, mantiene una politica di non concedere gli elevati compensi (in percentuale sugli incassi) che certe star di Hollywood chiedono. In pratica: l'interesse c'è, ma bisogna mettere tutti d'accordo:

sembra esserci nuova speranza di vedere un Ghostbusters III ma, dopo le passate vicissitudini, forse è prematuro lasciarsi andare a previsioni ottimistiche.