Proprio in questi giorni, è uscito in libreria il secondo volume della saga Twizel, Reverso, di Francesca Caldiani. Autrice già di Jonas Grinn con la casa editrice Watson Edizioni, la sua saga urban fantasy è edita da La Corte Editore.

Per l'occasione, abbiamo pensato di farle alcune domande sul rapporto con le proprie storie, coi lettori e con questa saga che vede uscire in libreria il capitolo conclusivo. E per chi non conosce i suoi libri, trovate in coda le nostre recensioni e l'intervista fatta da Irene Grazzini l'anno scorso in occasione di Lucca Comics & Games. Buona lettura.

Ciao Francesca, non sei nuova sulle pagine di FantasyMagazine (qui) per cui salterei le presentazioni e ti chiederei: se e come ti hanno cambiata le tue storie?

Le storie mi hanno sempre cambiata, anche quelle degli altri. I libri sono la mia vita, da lettrice prima ancora che da autrice. Ovviamente, scrivere è un processo meraviglioso (e spaventoso) che mette lo scrittore davanti a uno specchio, senza possibilità di sottrarsi alla propria immagine, anche quando non c’è nulla di davvero autobiografico in quelle pagine. Eppure… ogni parola equivale a scoprirsi di fronte a chi legge. Ho fatto tante esperienze e vissuto una vera seconda vita, grazie ai libri, eppure il cambiamento più profondo resta quello delle consapevolezze interiori.

Quanto c’è di te nei tuoi personaggi?

Tutto e niente. Non riuscirei (credo) a creare un personaggio che mi assomigli troppo. Eppure in ognuno di loro prende vita una parte di me, anche quella peggiore. Ma una volta usciti dalla penna, i personaggi diventano esseri umani veri e inevitabilmente distanti. Persone che hanno testa e corpo autonomo. A volte, riescono persino a sorprendermi nelle loro scelte.

Da Jonas Grinn a Twizel, come hai affrontato il passaggio dalla fantascienza all’urban fantasy?

In realtà non ho abbandonato del tutto la fantascienza neppure in Twizel. La manipolazione genetica resta uno dei miei temi preferiti in assoluto (in letteratura ma ormai persino nella realtà). Certo gli elementi fantastici di Twizel lo hanno avvicinato molto all’Urban Fantasy. Dopo Jonas, volevo che la nuova storia avesse una base profondamente reale. E cosa c’è di più reale di una città che esiste davvero e che ho amato al primo sguardo?

Com’è il rapporto coi lettori?

Fantastico. Mi scrivono e vengono a trovarmi ai vari eventi. Mi chiedono dettagli sui personaggi che amano, fanno davvero il tifo per loro. E anche per me. Ho un pubblico meraviglioso.

Passando a Reverso, che è uscito in questi giorni in libreria, come ci si sente a veder pubblicata la fine di una storia?

In me combattono due sensazioni. La malinconia, perché Twizel è una storia che mi ha accompagnata per due anni, che ho scritto di getto (vale per entrambi i volumi) e che ho letteralmente vissuto insieme ai suoi protagonisti. Ma c’è anche una sorta di liberazione. Perché era tempo di lasciare la Nuova Zelanda, con il cuore e con la mente, regalarla ai lettori e guardare nuovi orizzonti.

Cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo volume?

Reverso è stato scritto per essere una cosa sola: la rinascita. Dell’identità, della vita, dei ricordi. Un processo doloroso, difficile, che passa attraverso l’inversione dei ruoli. Saremmo tutti capaci di cose orribili se messi nelle giuste condizioni?

In L’Altra Parte, Carly e Oliver hanno dimenticato il proprio passato (ma tutta Twizel, in realtà). Perché è così importante che ri-acquistino i ricordi?

Ho sempre creduto (e forse ho letto troppe volte i libri di Dick) che l’essere umano sia composto da due cose: il patrimonio genetico e la memoria. Il primo ci viene regalato alla nascita, la seconda ce la costruiamo nel tempo. E se tutta la memoria fosse fasulla? Chi saremmo davvero? Ho chiuso gli occhi, scrivendo questi due libri, e ho pensato a cosa sarebbe Francesca senza il suo passato. Se avrebbe fatto le stesse scelte. L’identità personale passa attraverso il vissuto: a quest’ora, ormai, Carly e Oliver lo hanno capito bene.

Le Recensioni

Twizel - Reverso

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Articolo di Simone Bonaccorso Lunedì, 17 settembre 2018

La recensione del secondo volume della saga Twizel, scritto da Francesca Caldiani ed edito da La Corte Editore.

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Twizel

Twizel

Articolo di Irene Grazzini Lunedì, 8 gennaio 2018

Edito da La Corte Editore, il nuovo sci-fi young adult made in Italy firmato da Francesca Caldiani.

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Jonas Grinn

Jonas Grinn

Articolo di Simone Bonaccorso Lunedì, 24 aprile 2017

La recensione dell’esordio alla fantascienza per ragazzi di Francesca Caldiani per Watson Edizioni. Tra gli allenamenti alla scuola per giovani piloti di kayt e gare cittadine e nazionali, Jonas Grinn e i suoi amici dovranno svelare il mistero che si nasconde dietro la morte di una giovane promessa delle corse e del suo migliore amico.

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L'intervista

Sci-fi italiana a Lucca Comics & Games: intervista a Francesca Caldiani

Sci-fi italiana a Lucca Comics & Games: intervista a Francesca Caldiani

Articolo di Irene Grazzini Giovedì, 2 novembre 2017

L'autrice di Twizel, per La Corte Editore, ospite all'edizione 2017 di Lucca Comics and Games.

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