Con After The Hunt, Luca Guadagnino, racconta le storie di personaggi del mondo universitario d’élite (Yale), che viene "sconvolto" quando una dottoranda lancia verso un suo docente l'accusa devastante di molestie sessuali. La vicenda viene raccontata ora thriller psicologico sia come dramma esistenziale, con personaggi che affrontano il loro caos interiore e come viene influenzata la loro immagine pubblica dagli eventi. Anche che gli eventi scatenanti non sono mai mostrati, lasciando lo spettatore a decidere a chi credere, cosa sia verità e cosa menzogna.

La protagonista è Alma Imhoff (Julia Roberts), brillante e ambiziosa docente di filosofia, in procinto di  ottenere l'agognata cattedra stabile, in lizza con altri docenti, e in particolare con Hank Gibson (Andrew Garfield), con il quale, nonostante la rivalità, c'è una profondo amicizia (e forse non solo). Questi equilibri vengono stravolti quando Maggie (Ayo Edebiri), la sua studentessa prediletta, le chiede aiuto e denuncia una grave condotta proprio di Hanl.

After The Hunt: Dopo la caccia
After The Hunt: Dopo la caccia

Come un sasso che scoperchia un nido di vipere, questi eventi faranno emergere segreti nascosti, tensioni dolorose. L'indagine, come spesso capita in queste situazioni, assume pian piano l'aspetto di un processo pubblico, nel quale le opinioni si separano in chi crede alla presunta vittima e in chi crede al presunto carnefice. portando a galla dinamiche di potere, ambiguità morali e lotte personali. La scelta narrativa di non mostrare direttamente l’episodio, neanche in flashback soggettivi, crea questa separazione nello spettatore che, di volta in volta, è portato a valutare la propria posizione in merito.

D'altra parte lo scopo vero di After The Hunt: Dopo la caccia, non è quello di far luce sulla verità, bensì di narrare in modo dettagliato le conseguenze sul piano umano e sociale del solo racconto dell'evento. 

After The Hunt: Dopo la caccia
After The Hunt: Dopo la caccia

Il coinvolgimento si allarga inoltra a macchia d'olio, investendo anche due dei più cari affetti di Alma: la sua migliore amica Kim (Chloë Sevigny), medico del Campus; Frederik (Michael Stuhlbarg) per Alma è sempre stato un marito fin troppo comprensivo e disponibile.

Come un tornado tutto verrà travolto, e nulla alla fine del film sarà come prima. 

Oltre che sui drammi personali, Guadagnino ha l'ambizione di raccontare un dramma moderno, con personaggi amorali spinti al loro limite, volutamente ambiguo sul concetto di "verità".

La dicotomia tra verità e percezione è esplorata mediante i racconti dei protagonisti, e su come tali racconti vengano recepiti dall'ambiente e dagli altri personaggi. Il focus sull'ambiente universitario mette in evidenze le dinamiche e i giochi di potere di un elité privilegiata, sganciata dal mondo reale, nella sua bolla dorata. Come molte storie di molestie, o presunte tali, si evidenzia come il ricatto sessuale sia solo una questione di espressione di potere e di controllo.

After The Hunt: Dopo la caccia
After The Hunt: Dopo la caccia

Ogni personaggio traccia inoltre una sua personale visione del concetto di moralità e del senso di giustizia, avulso e slegato da una generalità, piegata alle proprie intenzioni.

Lambito, anche se meno sviluppato, è il tema di come la "cultura woke" abbia cambiato le dinamiche sociali, per cui l'accusato si sente tale non per il fatto in sé, ma perché maschio bianco ed etero. L'intromissione del tema è però abbastanza pasticciata.

Stilisticamente il film alterna momenti che riprendono Woody Allen quanto Ingmar Bergman, con scelte visive a volte fin troppo didascaliche.

Indagando a 360° su vari aspetti delle moderne dinamiche sociali, risulta ondivago, e affidato per lo più alla perizia di un cast che non sbaglia una scena, uno sguardo, una inflessione vocale (visto in originale è spaventoso).

Pur con queste discontinuità, la pregnanza dei temi trattati rende il film accattivante, capace di fare restare incollati allo schermo, stimolare la discussione e il confronto. Non è poco, per niente.