Con Il figlio dell’oscurità la saga di Shannara si arricchisce di un nuovo capitolo, portando avanti la storia di un mondo nato ben quarant’anni fa. La spada di Shannara, infatti, romanzo d’esordio di un giovane avvocato di nome Terry Brooks, è stata pubblicata nel 1977, quando per il grande pubblico il genere fantasy era riconducibile unicamente di J.R.R. Tolkien.

Quarant’anni in cui la storia è andata avanti e indietro nel tempo, arricchendosi anche in modi sorprendenti.

I primi ad arrivare sono stati due romanzi che con La spada di Shannara compongono idealmente una trilogia, Le pietre magiche di Shannara (1982) e La canzone di Shannara (1985), con i nuovi protagonisti che sono i discendenti dei precedenti. Quindi sono seguiti la tetralogia Gli eredi di Shannara (Gli eredi di Shannara, 1990, Il druido di Shannara, 1991, La regina degli elfi di Shannara, 1992, e I talismani di Shannara, 1993) e le trilogie Il viaggio della Jerle Shannara (La strega di Ilse, 2000, Il labirinto, 2001, e L’ultima magia, 2002), Il druido supremo di Shannara (Jarka Ruus, 2003, Tanequil, 2004, e La regina degli Straken, 2005), Gli oscuri segreti di Shannara (I guardiani di Faerie, 2012, Il fuoco di sangue, 2013, e Lo spettro della strega, 2013) e I difensori di Shannara, con Il figlio dell’oscurità che ne è il secondo volume dopo La lama dei druido supremo (2014) e prima del volume conclusivo, The Sorcerer’s Daughter, atteso in inglese nella primavera del 2016.

Il primo passo indietro nel tempo Brooks lo ha compiuto nel 1996 con Il primo re di Shannara, un vero e proprio prequel alle avventure narrate in La spada di Shannara, prima di dedicarsi alla trilogia urban fantasy Il Verbo e il Vuoto (Il demone, 1997, Il cavaliere del Verbo, 1998, e Il fuoco degli angeli, 1999), che all’epoca appariva come un distacco dal suo mondo più famoso. Ma nei romanzi di Shannara lo scrittore aveva disseminato abbastanza elementi da far intuire che quel mondo e il nostro fossero lo stesso, separati unicamente da un lungo arco di tempo e da un susseguirsi di eventi talmente devastante da aver mutato profondamente la civiltà, la geografia e in qualche caso gli abitanti stessi del pianeta. La storia dei cambiamenti da un mondo tecnologico a uno magico sono narrati nella trilogia La genesi di Shannara (I figli di Armegeddon, 2006, Gli elfi di Cintra, 2007, e L’esercito dei demoni, 2008) e nella duologia Le leggende di Shannara (L’ultimo cavaliere, 2010, e Il potere della magia, 2011), che hanno riunito le due saghe in un’unica storia che si snoda lungo parecchi secoli. Novelization di film a parte, Brooks ha lasciato fuori dalla saga di Shannara solo i sei libri che compongono il ciclo di Landover.

La trilogia de I difensori di Shannara è ambientata circa 100 anni dopo la conclusione di Gli oscuri segreti di Shannara, con i tre romanzi che la compongono che sono storie autoconclusive legate fra loro in modo non troppo stretto.

La saga di Shannara è giunta da poco sul piccolo schermo con l’adattamento del secondo romanzo, Le pietre magiche di Shannara. Memore dell’incremento di vendite di Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin dovuto al successo della serie televisiva Il trono di spade, Mondadori ha iniziato un’operazione di rilancio delle opere di Terry Brooks. Alla fine del 2015 era arrivato nelle librerie un volume con copertina rigida contenente l’intero Ciclo del viaggio della Jerle Shannara, analogo come formato alle versioni deluxe create proprio per i romanzi di Martin nel 2012 e già usato, nel 2013 e nel 2014, per i tre romanzi di Il ciclo di Shannara e i quattro di Il ciclo degli eredi di Shannara.

All’inizio del 2016 la casa editrice ha riproposto Le pietre magiche di Shannara e La canzone di Shannara come romanzi autonomi in formato tascabile – ma a un prezzo un po’ più alto rispetto al precedente – con una nuova copertina su cui campeggiano immagini della serie televisiva.

La quarta di copertina

"Quando il menestrello Reyn Frosch usava il Canto nel modo sbagliato, reagendo per collera o per paura, la magia lo rapiva e lo gettava in un nulla profondo e tenebroso, un luogo in cui ogni cosa spariva e il tempo si fermava. Accadeva all'improvviso e senza avvertimento. Era come se venisse strappato dal suo stesso corpo." Che eccezionale potere sprigiona da questo Canto, capace di incantare o distruggere i propri nemici? Un dono da nascondere, da proteggere gelosamente? Se quell'energia cadesse nelle mani sbagliate gli stessi equilibri delle Quattro Terre sarebbero messi a rischio. Paxon Leah, protettore dell'Ordine dei Druidi, è ben consapevole del rischio; sa che agli estremi confini, nei lontani villaggi delle Terre del Sud, la minaccia del Canto Magico si è già manifestata, sa di dover intervenire facendo appello al suo sangue, al coraggio della dinastia guerriera che un tempo regnava sulle Terre Alte. Ancora stremato dallo sconvolgente duello con lo stregone Arcannen, senza più il sostegno del Druido Supremo, è compito di Paxton combattere la subdola magia. E farà di tutto per riuscire nell'impresa, prima che Arcannen catturi il menestrello, carpisca il segreto del Canto Magico e appaghi la sete di vendetta che lo divora.

Terry Brooks, Il figlio dell’oscurità (The Darkling Child, 2015)

Traduzione di G.L. Staffilano

Mondadori – Omnibus – Pag. 308 – 20,00 €

ISBN 9788804663140