Egle Rizzo è stata una delle prime esponenti del genere fantasy italiano ad arrivare in libreria, grazie alla Dario Flaccovio Editore. Era il 2003, e Valerio Evangelisti salutava il suo romanzo d'esordio, Ethlinn la Dea Nascosta, come un'opera complessa e intrigante, capace di trasportare il fantasy italiano verso la maturità. Parole quanto mai profetiche. Poco dopo, nel giro di un anno, sarebbe scoppiato il fenomeno Licia Troisi, che avrebbe rivoluzionato il concetto di "fantasy nostrana" dandole visibilità internazionale; prima ancora del più volte spesso citato, e quanto mai attuale in questo periodo, fantasybabyboom, che ha regalato altre sfumature a questo complesso mosaico che è il fantasy nostrano. Insomma, in tempi non ancora sospetti Egle Rizzo c'era.

Con questa intervista, a cura di Luca Azzolini, Egle Rizzo si lascia andare a una piacevole e lunga chiacchiarata che tocca tutti gli aspetti del genere che tanto ci piace, raccontandoci, in sintesi, del suo nuovo e ambizioso progetto letterario, la saga dal titolo Il Volto della Duplice Luna, di ciò che l'ha formata come autrice, e ciò cosa possiamo ritrovare nei suoi romanzi.

Un estratto, tanto per gradire: "Tra i primi libri che mi ricordo di aver sfogliato ce n'è uno sui miti greci (ho colorato con la matita azzurra in malo modo i disegni in bianco e nero) e Rosa e Brezza, un grande albo colorato tratto da una storia di George Sand, che parla di come il figlio del re del vento provi compassione per una rosa, e nel cercare di salvarla viene condannato dal padre... per poi essere trasformato in una fatina da madre natura. Direi che come esordio preistorico si vada abbastanza sul fantastico, no? E della stessa serie c'era anche una versione femminista di Mignolina (la protagonista invece di sposarsi col principe mignon restava con l'amica rondine, ma quella morale non mi convinceva tanto...)."

Vi lasciamo all'intervista, leggibile con un semplice click a questo link: I molteplici volti di Egle Rizzo.