Sanctuary è una città sterminata, una megalopoli dai mille volti. Un luogo dove si intrecciano storie di persone “normali” ed esseri soprannaturali, dei “diversi”, dei reietti. Un centro che ha visto centinaia di epoche intervallarsi l’una dopo l’altra, senza sosta. Sanctuary è una città totalmente urbanizzata, capace di ospitare le più svariate accezioni culturali e sociali: dai quartieri alti dove si giocano i destini dell’umanità, alle zone degradate, ai ghetti, ai quartieri residenziali e industriali, alle bidonville nell’estrema e fatiscente periferia.
Sanctuary è un luogo dove è facile incontrare streghe metropolitane che svolgono i loro sabba all’ombra di uno skyline di vetro e cemento; mutantropi in fuga tra i bassifondi cittadini; Dèi mischiati agli uomini, in cerca delle loro antiche origini, assieme a creature mostruose che si aggirano in cattedrali sotterranee, fra elfi e nani, goblin e orchi, demoni e angeli.
Sanctuary è tutto questo. E lo è grazie ai racconti di alcuni dei più apprezzati narratori di fantasy italiana che, oggi, per la prima volta, si ritrovano assieme in una antologia-romanzo a tematica urban-fantasy, curata per la casa editrice Asengard da Luca Azzolini, già giornalista per FantasyMagazine.
Una antologia a invito, una antologia in cui l’intero utile verrà devoluto
Sanctuary un anno dopo
Al Salone Internazionale del Libro di Torino, presso lo stand della casa editrice Asengard, si terrà un incontro...
Redazione, 13/05/2010
Volti da Sanctuary
Alcuni degli autori che hanno preso parte all'antologia-romanzo Sanctuary si raccontano per noi di FantasyMagazine....
Luca Azzolini, 8/07/2009
Sanctuary, diamo voce agli autori
Un'intervista corale solo per noi di FantasyMagazine. Pierdomenico Baccalario, Francesco Dimitri, Francesco Falconi,...
Luca Azzolini, 8/07/2009
69 commenti
Aggiungi un commentoInsisto. Discuterne troppo significa dare a quei personaggi un peso che non hanno.
Fabiana for President.
Pare che le cose che scrivo non piacciano molto in altri lidi, ma sono cose relativamente vecchie: mi sarò evoluto o involuto? Il problema è un altro: mi passate , nella benaugurata ipotesi, come giovane esordiente o devo dire a mio nipote di tra anni di spacciarsi per me?
Ciao Ladro d’Anime,
no, dai, l’unica restrizione è quella che chiede di non essere editi. Tutto qui. Non guardo l’età dei partecipanti. Sarà la storia migliore a finire nell’antologia, che poi me la scriva una tredicenne (lo scorso anno, al 500 Gocce d’Inchiostro, ricevetti il racconto di una ragazzina di quest’età. Un vero gioiellino!), o una novantenne nonnina di un paesino di provincia, non mi interessa. Anzi, forse sarebbe proprio l’esordio di una novantenne a dare più nell’occhio, oggi come oggi.
Invia pure il racconto a tuo nome, l’età non conta.
Ciao,
Luca
Forse non si era capito, ma scherzavo: ho solo un raccontino edito, in una piccola antologia, Le Trame di Opifice. Salvo sviluppi e offertone da case editrici a pagamento, dovrei essere inedito.
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