Ha diviso platea e critica Parnassus, l'uomo che voleva ingannare il diavolo, l’ultimo e atteso film diretto da Terry Gilliam e interpretato dallo scomparso Premio Oscar Heath Ledger.

La dedica al termine dei titoli di coda ha commosso i fortunati spettatori che domenica scorsa a Cannes hanno potuto assistere alla prima del film che approderà nei cinema a partire dal prossimo settembre,  ma non è riuscita ad ammorbidire alcuni dei critici più intransigenti.

Ambientato nell'Inghilterra contemporanea, The Imaginarium of Doctor Parnassus segue le avventure di una compagnia teatrale che agli ordini del Dr. Parnassus (Christopher Plummer) viaggia per il paese mettendo in scena uno spettacolo che ruota intorno a uno specchio, uno specchio che altro non è la porta su mondi fantastici, mondi in cui è possibile realizzare ogni desiderio più segreto.

Il capo attore è un uomo misterioso che possiede l'abilità davvero unica di poter guidare l'immaginazione di quanti lo circondano. Questa però non è la sua unica eccezionale prerogativa: si, perché Parnassus ha ottenuto il dono dell'immortalità direttamente dalle mani del diavolo (lo straordinario Tom Waits), giocato in astuzia molti secoli addietro. Un uomo ragionevole non tenterebbe di nuovo la sorte, eppure è proprio questo che fa il protagonista di questa storia: Parnassus baratta, col suo vecchio nemico Mr. Nick, l'amore di una donna al prezzo dell'anima del suo primogenito.

Il sedicesimo compleanno della dolce Valentine Parnassus (Lily Cole) si avvicina e con esso si avvicina il momento in cui il diavolo esigerà il pagamento del dovuto.

Nel disperato tentativo di salvare la figlia Parnassus propone a Mr Nick una sfida: l'anima di Valentine sarà di proprietà di chi riuscirà per primo a sedurre cinque anime. Prima che la competizione abbia inizio, però, l'uomo troverà un alleato: un uomo in grado di aiutarlo in questa avventura e al quale promette la mano della figlia. Tony (Heath Legder), questo il suo nome, è un piccolo truffatore che ha seri problemi con la mafia russa, un abile affabulatore, un affascinante furfante che fa la sua tragica apparizione sullo schermo appeso a un cappio sistemato sotto il Ponte dei Frati Neri di Londra, così come, ha spiegato il regista, il banchiere italiano Roberto Calvi, morto impiccato sotto quel ponte sul Tamigi.  

Le riprese del film, divise tra Londra e il Canada, hanno subito una brusca interruzione nel gennaio del 2008 a seguito della prematura scomparsa della star australiana. Dopo poco meno di sei settimane, però, il cast è tornato sul set e grazie alla partecipazione di Johnny Deep, a detta di alcuni giornalisti così straodinariamente simile all'attore australiano, Jude Law e Colin Farrell, Gilliam è riuscito a condurre in porto il progetto.

I tre attori, che hanno devoluto il loro cachet alla figlia che Ledger ha avuto dalla collega Michelle Williams, si sono avvicendati davanti alla macchina da presa nel ruolo di Tony. La cosa è stata possibile grazie alla finzione narrativa che prevedeva il passaggio del personaggio dalla Londra contemporanea a diversi mondi fantastici.

In Italia il film uscirà il 4 settembre.

Dicono del film

"Considerando il trauma e le difficoltà dovute alla morte di Heath Ledger nel corso della produzione del film e considerando il fatto che Terry Gilliam sono almeno dieci anni non dirige un buon film, il regista, partendo da una cattiva situazione, ha prodotto qualcosa di abbastanza buono. Con Ledger sullo schermo per più tempo di quanto uno potesse aspettarsi, il film possiede forti e curiosi aspetti sostenuti dalla recitazione e da eccellenti effetti speciali. Tutte cose che fanno pensare a buone prospettive commerciali in molti mercati."

Todd Mccarthy – Variety.com

"I nomi delle star coinvolte nel progetto genererà sicuramente un grande ritorno al boxoffice, il film però non né abbastanza intelligente né grottesco o divertente da diventare uno di quelli che restano nella memoria."

Ray Bennett – Hollywoodreporter.com

"Non ci sono dubbi sul fatto che il mondo immaginario che Gilliam ha creato susciti meraviglia, ma fondamentalmente è pensato per un audience di addetti ai lavori. La critica a Cannes l’ha amato, ma molti spettatori avranno bisogno di vederlo più di una volta per iniziare a sbrogliare i tanti temi." Emma Jones – BBC

"Imaginarium è il migliore e più divertente film girato da Gilliam negli ultimi anni.

Kenneth Turan - latimes.com

"Gilliam ha saputo fare, come si dice, di necessità virtù riuscendo a realizzare un omaggio davvero particolare all'attore scomparso. Perché questo suo film è un inno alla vita e all'immaginario che debbono poter vincere nonostante tutto e, spesso, anche nonostante i lati oscuri delle fantasie che ci pervadono. È un gioco di alto equilibrismo sulla corda tesa della fantasia quello a cui il regista ci propone di partecipare."

Giancarlo Zappoli - mymovies.it

"Sono davvero pochi i registi in circolazione dotati di uno stile tanto personale e riconoscibile come quello di Terry Gilliam. Ma se l’americano, nello scorso Tideland, aveva mostrato più di un cenno di eccessivo manierismo nell’appoggiarsi alla “sua” estetica, fa piacere constatare come in The Imaginarium of Doctor Parnassus tutta la sua debordante creatività si esprima in maniera tanto libera da risultare magari a tratti imperfetta per eccesso ma sincera come non accadeva da tempo."

Federico Gironi - comingsoon.it